ROMA – Lo stralcio della norma sulla diffamazione dal ddl intimidazioni? E’ una “buona notizia”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, interpellato dai cronisti a margine della presentazione del premio giornalistico, Franco Giustolisi. Parole “chiare e inequivocabili” secondo la Fnsi, il sindacato dei giornalisti, che plaude al presidente.
La norma in questione, che prevedeva un inasprimento delle pene per chi diffamava poliziotti, giudici e amministratori pubblici, secondo Grasso era “in palese contrasto con quanto veniva discusso in commissione Giustizia” sul tema “e quindi l’Aula ha trovato la coerenza nel toglierla da questo ddl. Mi pare la si possa reputare una buona notizia”. “Speriamo al più presto che si possa calendarizzare, appena la commissione Giustizia finisce, anche il ddl sulla diffamazione”.
Affermazioni che il segretario generale Raffaele Lorusso e il presidente Fnsi Giuseppe Giulietti, accolgono con entusiasmo:”Prendiamo atto con soddisfazione delle parole chiare ed inequivocabili pronunciate dal presidente del Senato, Pietro Grasso che ha ribadito come non possano esserci equivoci sull’eliminazione del carcere nella riforma del reato di diffamazione”.
“Il presidente Grasso – proseguono i vertici della Federazione della stampa – ha auspicato che si possa al più presto calendarizzare il disegno di legge sulla diffamazione. Un provvedimento che dovrà portare all’abrogazione del carcere per i reati di opinione, come richiesto dalle istituzioni comunitarie, e che ci auguriamo possa finalmente introdurre norme che scoraggino l’uso delle ‘querele temerarie‘, divenute un vero e proprio strumento di intimidazione nei confronti dei cronisti”.