ROMA – De Benedetti: “Espresso-Stampa fusi entro limiti antitrust”. La fusione fra il Gruppo Editoriale L’Espresso e il Gruppo Itedi che edita La Stampa e il Secolo XIX, avrà il suo closing entro il primo trimestre del 2017 e per quella data il nuovo gruppo editoriale rientrerà nei limiti antitrust previsti dalla legge dell’editoria. Lo ha assicurato Carlo De Benedetti a margine dell’assemblea degli azionisti de L’Espresso, sottolineando l’importanza dell’operazione che darà vita al “primo gruppo editoriale del Paese”.
“Arriveremo al closing rispettando i limiti antitrust – ha detto -. La legge prevede un limite del 20% della tiratura, oggi i quotidiani dei due gruppi raggiungono il 23%. Lavoreremo sulle tirature per arrivare al 31 dicembre 2016 entro i limiti previsti”. Dai dati diffusi oggi dal Gruppo emerge che già nel primo bimestre 2016 la diffusione dei quotidiani ha registrato una flessione delle vendite dell’8,0%.
“Ci sarà bisogno di qualche aggiustamento: la riduzione dei gratuiti, nella distribuzione, ma non sarà un risultato difficile da raggiungere”, ha assicurato De Benedetti. Nello specifico, la legge sull’editoria del 1987, considera dominante la posizione del gruppo editoriale che superi il 20% della tiratura complessiva dei quotidiani in Italia. La verifica di questa posizione – spiegano dal Gruppo Espresso – la si potrà avere solo al momento del closing della fusione per incorporazione di Itedi, quando la tiratura nazionale di riferimento sarà quella dell’anno solare 2016.
“Penso che sia un’operazione molto importante – ha detto ancora l’editore di La Repubblica -. E’ un salto in avanti per un giornale che è nato per ultimo, nel 1975, e ora diventa aggregatore di giornali che hanno una storia più lunga. Questa è la prova che il gruppo Espresso è un gruppo ben gestito e indipendente”. La fusione con La Stampa, ha proseguito, “garantisce una prospettiva di crescita al gruppo e di supremazia. Certo non abbiamo risolto così i problemi della carta stampata ma abbiamo fatto un passo importante diventando il primo gruppo editoriale del paese”.
La difficile situazione della carta stampata è stata confermata anche dai dati del primo trimestre 2016 che vede la raccolta pubblicitaria sui giornali del Gruppo in flessione del 7,8%, mentre la raccolta su internet sale del 7,9% e quella su radio è in crescita del 2,4%. Il Gruppo Editoriale l’Espresso ha chiuso il primo trimestre 2016 con un risultato operativo consolidato pari a 10,3 milioni di euro.
I ricavi sono in calo del 3,5% a 140,8 milioni di euro “con un’attenuazione della flessione rispetto a quanto registrato negli esercizi precedenti”, spiega una nota. Il risultato netto delle attività è stato positivo per 6 milioni, contro i 5,8 milioni del 2015. “Per la prima volta – ha sottolineato l’a.d. Monica Mondardini – abbiamo una posizione finanziaria positiva a 15,5 milioni di euro. Fatto eccezionale per un editore puro”.