LONDRA – Una “legge bavaglio” è pronta anche in Gran Bretagna, la cosiddetta patria della stampa libera e cane da guardia del potere (un falso mito, per chi conosce più da vicino le cose britanniche). Sarà invece istituito un “cane da guardia” (watchdog), un’autorità che controllerà i giornali e risponderà direttamente al Parlamento. Chi non rispetterà le regole del nuovo organo di controllo dovrà affrontare grosse multe. La politica, in pratica, avrà una nuova istituzione a disposizione per controllare giornali e tv.
Tutto è iniziato con lo scandalo intercettazioni. Così come in Italia per il caso Sallusti, la politica ha trovato il pretesto di introdurre regole più restrittive per il giornalismo dopo una vicenda nella quale i giornalisti non hanno fatto una bella figura. Si è trattato, in Gran Bretagna, dello scandalo delle intercettazioni, con le quali i tabloid di News Corp, il gruppo editoriale di Rupert Murdoch, si sono intromessi nella vita privata di star (fra le quali Hugh Grant e Jude Law) e vip per avere notizie in anteprima.
Il governo conservatore guidato da David Cameron ha istituito una commissione d’inchiesta sulla “cultura, i comportamenti e l’etica della stampa britannica”, guidata dal “Right Honourable Lord Justice of Appeal” Brian Leveson, anche conosciuto come Justice Leveson, un Lord giudice di Corte d’Appello.
Della commissione Leveson fanno parte anche amministratori delegati e direttori di giornali. Ai lavori hanno partecipato tutti i gruppi editoriali più importanti in Gran Bretagna: News International, Northern and Shell Network Ltd, Guardian News and Media Ltd, Associated Newspapers Ltd, Trinity Mirror, Telegraph Media Group. E il sindacato dei giornalisti, National Union of Journalists.
Sono stati convocati come testimoni le 51 vittime, star e vip il cui telefono è stato intercettato da giornalisti di Murdoch:
- Sky Andrew, agente sportivo
- Calum Best, modello
- Tim Blackstone
- Chris Bryant, parlamentare
- Charlotte Church, cantante
- Max Clifford, Pr
- Anne Diamond, presentatrice Tv
- Sally Dowler, madre di Milly Dowler
- Bob Dowler, padre di Milly Dowler
- Gemma Dowler, sorella di Milly Dowler
- Kieron Fallon, campione di polo
- Mary-Ellen Field, ex consigliera di Elle Macpherson
- Gary Flitcroft, ex calciatore
- Paul Gascoigne, ex calciatore
- Sheryl Gascoigne, ex moglie di Paul Gascoigne
- Hugh Grant, attore
- Shobna Gulati, attrice e scrittrice
- Jacqui Hames, ex agente di polizia
- HJK, testimone anonimo
- Mike Hollingsworth, dirigente tv
- Simon Hughes, parlamentare
- Ian Hurst (aka Martin Ingram), agente del servizio segreto militare
- Ben Jackson, assistente personale di Jude Law
- Christopher Jeffries, ex padrone di casa di Joanna Yeates
- Ulrika Jonsson, presentatrice tv
- Tessa Jowell, parlamentare
- Mark Lewis, avvocato
- Denis MacShane, parlamentare
- Gerry McCann, padre di Madeleine McCann
- Kate McCann, madre di Madeleine McCann
- Michele Milburn, agente teatrale
- David Mills, avvocato marito di Tessa Jowell
- Sienna Miller, attrice
- Max Mosley, ex presidente della FIA (F1)
- Mark Oaten, ex parlamentare liberaldemocratico
- Brian Paddick, liberaldemocratico, ex dirigente di polizia
- Ciara Parkes, Pr
- Il barone John Leslie Prescott di Kingston upon Hull, ex vicepremier
- Tom Rowland, giornalista freelance
- J.K. Rowling, scrittrice (Harry Potter)
- Valatina Semenenko, artista
- Ashvini Sharma, ex Ceo di Air India
- Graham Shear, avvocato
- Christopher Shipman, figlio di Harold Shipman
- Joan Smith, giornalista
- Abi Titmuss, vip
- Mark Thomson, avvocato
- James Watson, padre di Diane Watson, vittima di accoltellamento
- Margaret Watson, madre di Diane Watson
- Jane Winter, capo di un’associazione per i diritti umani nell’Ulster
- Claire Ward, ex parlamentare laburista.
