
ROMA – Diffamazione stralciata da ddl a tutela politici. FNSI applaude. Grazie all’emendamento del senatore Cucca del Pd, il Parlamento riscrive di fatto l’articolo 3 del ddl in materia di contrasto al fenomeno delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali: scompare così ogni riferimento all’art. 595 che è quello che disciplina il reato della diffamazione a mezzo stampa. Di seguito il testo dell’emendamento salutato con grande soddisfazione anche dalla Federazione nazionale stampa italiana (FNSI).
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, le pene stabilite per i delitti previsti dagli articoli 582, 610, 612 e 635 sono aumentate da un terzo alla metà se la condotta ha natura ritorsiva ed è commessa ai danni di un componente di un Corpo politico, amministrativo o giudiziario a causa del compimento di un atto nell’adempimento del mandato, delle funzioni o del servizio. (Emendamento all’art. 3 del ddl sulle intimidazioni ai politici)
«Non possiamo che prendere atto con soddisfazione della decisione, annunciata in aula dal relatore senatore Cucca, di stralciare dalla legge a tutela degli amministratori “sotto tiro” la parte relativa all’inasprimento ulteriore delle sanzioni penali, leggi carcere, relative alla diffamazione». Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Per altro – spiegano – la decisione sarebbe stata in contrasto con un’altra legge, giunta alla quarta lettura, che prevede l’abrogazione del carcere, come richiesto dalle medesime istituzioni comunitarie. La Fnsi ringrazia quanti, dentro e fuori il Parlamento, hanno condiviso l’impegno e le iniziative di questi giorni e si augura che finalmente possa essere approvata la nuova normativa sulla diffamazione che, oltre alla abrogazione della pena del carcere, possa finalmente prevedere norme che scoraggino l’uso e l’abuso delle cosiddette “querele temerarie”, divenute un vero e proprio strumento di intimidazione nei confronti dei cronisti.
La Fnsi, infine, ha deciso di aderire alla marcia, promossa dall’associazione Avviso pubblico e che si svolgerà il prossimo 24 giugno a Polistena, Reggio Calabria. Ci auguriamo che tutti i media, a partire dal servizio pubblico, vogliano seguire e dare voce a quanti, a partire dagli amministratori e dai cronisti “sotto tiro”, hanno scelto di contrastare, ogni giorno, mafie, corruzione, malaffare». (Comunicato Stampa FNSI)