ROMA – L’ascesa di Facebook รจ giunta (forse) al suo declino. Idee copiate e sempre meno amici: ad aprile il social network di Mark Zuckerberg ha perso 7,5 milioni di utenti tra Stati Uniti e Gran Bretagna. Gli investitori e gli utenti, scrive Marta Serafini sul Corriere della Sera, si chiedono quale sia il futuro di Facebook. Zuckerberg sembra incapace di innovare e l‘introduzione dell’hashtag,ย giร usato da Twitter e Pinterest, non ha avuto un impatto sugli utenti.
Il Corriere della Sera spiega:
“Due giorni fa hanno annunciato l’introduzione dell’hashtag, forza e motore del concorrente numero uno Twitter. ยซSe non sai cosa inventare, copiaยป sembra essere diventato il motto di Menlo Park. In questo caso il sistema della concorrenza serve per ordinare rapidamente le conversazioni intorno a un determinato tema sulle bacheche. Senza questa funzione il social network rischia infatti di essere meno adatto alla diffusione di notizie e pubblicitร . E dunque di vedere i suoi ricavi precipitare. Il tutto a pochi mesi dal lancio di Graph Search, motore di ricerca semantica ancora in fase di test”.
Di certo lo scandalo Datagate non aiuta, nonostante Facebook ha dichiarato di aver negato ogni accesso a Prism. Il Corriere della sera si chiede se l’impero di Zuckerberg sia “corrotto, oltre che in declino”:
“ยซIo non penso che Facebook sparirร nel breve periodoยป, spiega il giornalista americano David Kirkpatrick, autore di Facebook la storia (edizione Hoepli). ยซPiuttosto potrebbe entrare in una fase di caloยป. Secondo Kirkpatrick i problemi principali di Mark sono dovuti proprio all’eccessiva espansione. Facebook, in pratica, non andrebbe piรน inteso come un semplice sito, ma come una sorta di infrastruttura, al pari di una compagnia telefonica”.
Se anche Google prova ad insediare Facebook, spiega il Corriere, lo fa per il numero di utenti:
“Al di lร di tutto, ciรฒ che conta sono i dati. Se si parla di social network, Facebook regna ancora sovrano. ร il primo social network del mondo, con 1,1 miliardi di utenti. Ed รจ in forte crescita in Paesi chiave come il Brasile. A rallentare sono gli iscritti di Usa e Gran Bretagna, con rispettivamente sei milioni e un milione e mezzo di visitatori in meno nel mese di aprile. ยซChi voleva iscriversi l’ha giร fatto. E ora le persone vogliono provare qualcosa di nuovoยป, sottolinea l’esperto di nuovi media Ian Maude al Guardian. Non a caso le percentuali di crescita di Twitter sono piรน alte di nove punti (14 per cento a fronte del 3,6). Ma si tratta di statistiche smentite da Zuckerberg che parla di un aumento di 23 punti rispetto all’anno passato”.
Secondo Marco Camisani Calzolari, autore di “Fuga da Facebook”, c’รจ una distinzione da fare:
“ยซBisogna distinguere tra utenti e utenti attivi: noi non sappiamo quanti siano quest’ultimi perchรฉ dobbiamo basarci sui numeri forniti da Facebook. Io perรฒ sono pronto a scommettere che il declino c’รจ ed รจ sostanziale. Facebook propone alle aziende di fare pubblicitร sulla base di statistiche che non sono verificabili e la mancanza di trasparenza fa diminuire la fiducia degli investitoriยป”.
Vincenzo Cosenza di Blogmeter non crede invece al declino:
“Per Cosenza, Facebook regge bene anche nel resto del mondo. E il motivo รจ semplice: ยซTutto sta nel network effect, ossia l’effetto che rende difficile lasciare la piattaforma perchรฉ la sua utilitร รจ aumentata grazie alla presenza dei propri amiciยป. Come dire, insomma, che finchรฉ gli altri ci sono devi esserci anche tu”.