Firme per i giudici di Palermo, taglio del debito, Bolt: il Fatto Quotidiano

ROMA – “Stiamo con i magistrati”: nell’edizione del 10 agosto 2012 il Fatto Quotidiano torna sulla vicenda dei giudici di Palermo e Caltanissetta.

Scrive che sul sito del giornale sono state già raccolte 43.000 firme all’appello contro “l’accerchiamento dei pm siciliani che cercano la verità sulla trattativa Stato-mafia”.

A celebrare i firmatari c’è un articolo di fondo di Paolo Flores d’Arcais.

“Non è uno scontro politico, è uno scontro di civiltà. Si deciderà nei prossimi mesi, siamo ormai alla battaglia finale. È iniziato vent’anni fa, quando l’establishment del privilegio avviò la campagna di delegittimazione contro le procure di Milano e Palermo, colpevoli di prendere sul serio ‘la legge eguale per tutti’. Da allora Italia est omnis divisa in partes tres: il partito della legalità, il partito dell’impunità, il partito della morta gora (…).  La legalità dovrebbe perciò essere interiorizzata da tutte le forze politiche, destra, centro, sinistra, come catafratto bene comune, (…). È invece avvenuto il contrario. (…). Ieri il pool di Caselli, oggi a Palermo Ingroia, Di Matteo e Messineo, e a Caltanissetta Scarpinato. (…). Sembrano isolati, isolatissimi. (…). Istituzionalmente lo sono, se la punta di diamante dell’azione che vuole illegittimi i loro atti si chiama Giorgio Napolitano. Mediaticamente lo sono, se ai pasdaràn di sempre, i Ferrara e gli Ostellino, subentra in pole position Eugenio Scalfari. La morta gora si è allargata a dismisura, in questi ultimi mesi. Non ha fatto i conti con i cittadini, però. Più di 40mila firme in dodici ore alla vigilia di Ferragosto è l’esaltante giuramento di ‘non mollare’ di un’Italia civile che c’è. La nostra Italia”.

Sullo stesso tema l’editoriale di Marco Travaglio dal titolo “Castigo senza delitto”.

Le altre notizie sono “Il bluff del taglio al debito”, sulla proposte di riduzione del debito pubblico da parte dei vari partiti, in particolare quelle del Pd, i presunti guai per il sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale, e un taglio basso sulle Olimpiadi, con il secondo oro di Usain Bolt, dopo i 400 anche nei 200 metri.

 

 

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Maria Elena Perrero