
Marco Travaglio chi è: età, altezza, moglie, figli, biografia, vita privata, orientamento politico (Foto d'archivio Ansa)
Marco Travaglio chi è: età, altezza, moglie, figli, biografia, vita privata, orientamento politico. Marco Travaglio è un famoso giornalista italiano. Dal 2015 è direttore del Fatto Quotidiano. Ma la sua carriera è molto più lunga e dettagliata (come si può evincere dalla sua pagina Wikipedia). Andiamo però a conoscere meglio il Travaglio privato.
Dove e quando è nato, età, altezza: la biografia di Marco Travaglio
Marco Travaglio è nato a Torino il 13 ottobre 1964. Allo stato attuale ha dunque un’età di 56 anni. Il suo segno zodiacale è la Bilancia. L’altezza dichiarata è di 1,75 metri.
Travaglio è figlio di un geometra torinese, progettista di treni alla Fiat Ferroviaria. Suo fratello, Franco Travaglio, è autore, regista e librettista di musical moderno.
Dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo salesiano Valsalice di Torino con la votazione di 58/60, Marco Travaglio si è laureato in Lettere Moderne con una tesi in Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Torino all’età di 32 anni, dopo esser già divenuto, nel 1986, giornalista professionista.
Moglie e figli: la vita privata di Marco Travaglio
Marco Travaglio è sposato con Isabella, che è sua moglie da oltre 20 anni. La coppia ha due figli: Alessandro ed Elisa. Il figlio maschio, Alessandro Travaglio, nato nel 1995, è un musicista rapper piuttosto conosciuto a livello nazionale. Il suo nome d’arte è Dj Trava. Ha avuto alcune collaborazioni importanti, come quella con Fabri Fibra.
Alessandro è stato anche complice de Le Iene che avevano organizzato uno scherzo al papà. In quell’occasione il rapper aveva finto di aver firmato un contratto con Mediaset per partecipare al Grande Fratello Vip.
Orientamento politico di Marco Travaglio
Travaglio si definisce un liberale da sempre, o meglio, come lui stesso afferma, “liberal-montanelliano”. Nella sua ormai celebre intervista rilasciata a Daniele Luttazzi nella trasmissione Satyricon (2001), ha dichiarato di essere un liberale (precisamente «un allievo di Montanelli») che ha trovato “asilo” nell’area di sinistra, ma che non si identifica in quest’area politica. In interviste più recenti (2010), confermando tali dichiarazioni, ha ribadito piuttosto di avere idee molto più vicine a posizioni che in altri Paesi normalmente considera rappresentate dalla destra.
Durante la trasmissione di Rai 2 Dodicesimo round ha dichiarato che nelle elezioni 2006 ha votato al Senato “senza turarsi il naso per la prima volta”: questo perché l’Italia dei Valori, afferma Travaglio, “mi ha fatto il regalo di candidare una persona che stimo e che mi onora della sua amicizia, Franca Rame”.
Intervistato da Antonello Piroso il 22 marzo 2011, ha ammesso di aver votato Lega Nord – anche se solo in una delle due Camere – alle elezioni politiche del 1996. Il voto al partito leghista è stato giustificato da Travaglio come un adempimento a una promessa che aveva fatto a se stesso subito dopo aver lasciato il Giornale nel 1994. Da quel momento avrebbe votato per chiunque avesse «buttato giù» Silvio Berlusconi.
Per le elezioni politiche del 2013, in un articolo pubblicato su MicroMega e anche durante le trasmissioni su La7 Servizio Pubblico di Michele Santoro e Otto e mezzo di Lilli Gruber, ha dichiarato il voto per Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia alla Camera e per il Movimento 5 Stelle al Senato.
Per il referendum costituzionale del 2016 relativo alla riforma Renzi-Boschi, Travaglio si è schierato con il fronte del “No” e ha scritto anche un libro con le motivazioni contrarie alla riforma.
Per le elezioni politiche del 2018, l’8 marzo 2018 a Otto e mezzo di Lilli Gruber su LA7, ha dichiarato il voto per il Movimento 5 Stelle.
Per il referendum costituzionale del 2020 relativo al taglio del numero dei parlamentari, Travaglio ha dichiarato il proprio sostegno al Sì.
Marco Travaglio e Berlusconi
Alla trasmissione Belve, Travaglio ha parlato di Berlusconi in una nuova veste. Sembra superfluo rimarcare tutte le pubblicazioni (articoli, libri, spettacoli teatrali) in cui il giornalista ha parlato delle inchieste che riguardano Berlusconi.
Ora lo vede in un’altra veste: “Beh, sicuramente è l’uomo più tenace, più resistente, resiliente che si sia mai visto nella storia. È uno che per puntiglio, e per tigna, e anche per salvarsi le chiappe, ha resistito a qualunque cosa. Forse c’è solo la Raggi che ha resistito tanto quanto lui … Tanto di cappello alla resistenza”.
Berlusconi è un uomo simpatico? “Io credo che se non fosse entrato in politica, andarci a cena sarebbe stato molto più divertente che andare a cena con tutti gli altri uomini politici che abbiamo visto, che sono tendenzialmente noiosi e quasi tutti mediocri”.
Le insinuazioni su Travaglio gay
Travaglio ha anche commentato le voci su una sua presunta omosessualità. “Sì, è girata anche questa. Mi sono sempre domandato perché… Non ci troverei nulla di male a esserlo se lo fossi, e se lo fossi lo direi, non lo nasconderei. C’è un albo delle icone gay? Non lo so, dovrei consultarlo. Però cosa ho fatto io per essere un’icona gay?”.
Travaglio e Battiato
Travaglio era molto legato a Franco Battiato. Oltre a essere un fan del cantautore siciliano, gli è stato vicino in diverse occasioni. Per questo, quando Battiato è morto, è stato interpellato sull’argomento: “Franco Battiato era un’anima molto delicata, un po’ come quei fiori che, appena li tocchi, si disfano. Quindi, io ho pudore e paura a dire delle cose su di lui così a caldo”.
I due hanno cantato insieme Prospettiva Nevski e qualcuno avrà notato anche un cammeo di Travaglio nel video di Centro di gravità permanente.