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Roaming addio dal 15 giugno. Ma rischio aumento tariffe

Roaming addio dal 15 giugno. Ma rischio aumento tariffeRoaming addio dal 15 giugno. Ma rischio aumento tariffe
Roaming addio dal 15 giugno. Ma rischio aumento tariffe

BRUXELLES – A partire dal 15 giugno 2017, chiunque viaggerà nell’Ue pagherà chiamate, sms e navigazione su internet esattamente come a casa. L’ultimo ostacolo per l’abolizione del roaming è caduto nella notte tra martedì 30 gennaio e mercoledì 1 febbraio, quando le tre istituzioni europee, Parlamento, Consiglio e Commissione hanno raggiunto l’accordo. Ma la strada è tutt’altro che in discesa: il rischio ora è che gli operatori aumentino le tariffe anche nazionali per colmare i mancati introiti.

L’accordo trovato la scorsa notte mette un tetto ai prezzi all’ingrosso che gli operatori applicano tra di loro per offrire i servizi di roaming. Era l’ultimo tassello mancante per consentire che l’abolizione dei costi aggiuntivi entrasse in vigore, come precedentemente deciso, a metà giugno. Per evitare abusi varrà il principio di residenza: vietato l’acquisto di sim di Paesi con prezzi più bassi per utilizzarle in modo permanente nel proprio.

Ma l’associazione europea degli operatori virtuali, Mnvo, mette in guardia i consumatori: c’è un “rischio elevato” che gli operatori più piccoli e gli operatori virtuali non siano in grado di rientrare dei costi e che quindi questo porti all’aumento delle tariffe per i consumatori.

Alcuni di questi già oggi offrono tariffe al dettaglio a 1-2 euro per gigabyte. “I cittadini europei si aspettano che la fine dei sovraccosti del roaming avvenga senza perdere tariffe competitive e offerte innovative”, mentre ora, ha asserito il vicepresidente di Mnvo Europe Innocenzo Genna, “con l’attuale intesa sui tetti all’ingrosso, saranno pesantemente delusi”. Secondo Mnvo a beneficiarne saranno gli operatori tlc dominanti, aggiungendo ulteriori barriere per i piccoli e più innovativi.

La data chiave intanto è fissata per il 15 giugno 2017. Giusto allo scattare delle vacanze estive, verranno azzerate del tutto le spese extra del roaming: fare telefonate, inviare sms e soprattutto navigare su internet costerà esattamente come a casa. E, questo, sarà valido anche per chi viaggia molto o passa lunghi periodi all’estero, inclusi i lavoratori transfrontalieri, gli studenti Erasmus, o chi ha una seconda casa in un Paese al sole.

Restano tra l’altro ancora da fissare entro marzo i prezzi all’ingrosso, ovvero quelli che gli operatori si applicano tra loro per il roaming: più bassi saranno, più sostenibile sarà la fine dei sovra-costi.

Published by
Daniela Lauria