Sallusti: “Ora il carcere è inevitabile”

Alessandro Sallusti (LaPresse)

ROMA – Carcere “inevitabile”. E’ il commento del direttore del Giornale Alessandro Sallusti alla reintroduzione del carcere per i giornalisti votata in Senato nel pomeriggio del 13 novembre. Voto beffa che inserisce il carcere proprio in una norma inizialmente pensata per “salvare” Sallusti dal Carcere.

”Nella tragicommedia del Senato c’è un dato positivo ed è che non se ne farà più nulla. Imploro anche la Camera che stia lontana dal tema: non peggioriamo la situazione della categoria, perché non ho chiesto nessun aiuto”.

Così, a caldo, Sallusti, commenta la reintroduzione del carcere per i giornalisti nel ddl Sallusti, spiegando che a questo punto ”e’ inevitabile” che sconti la pena a 14 mesi di reclusione e che ”la sentenza dovrebbe essere eseguita tra il 18 e il 24 di questo mese”.

”Ho presentato istanza di rinuncia ai servizi sociali ed è stato respinta – dice ancora Sallusti all’Ansa -. A questo punto i 30 giorni di sospensione per chiedere le misure alternative scadono tra il 18 e il 24 di questo mese. Mi auguro che eseguano la sentenza, perche’ io non ho nessuna intenzione di appartenere ad una casta. Un normale cittadino verrebbe arrestato. Invito la procura ad attenersi alla sentenza, a non usare altre furberie. E’ un mese e mezzo che attendo e per me e’ un mese e mezzo in piu’ di condanna”.

”Quella del ddl – conclude Sallusti – mi sembrava un’occasione per rimediare ad una deficienza del codice penale, ma se non la vogliono cogliere pazienza. Tanto tra quattro mesi andranno tutti a casa e molti di loro non torneranno. E’ evidente una volonta’ vendicativa non solo contro di me, ma contro un’intera categoria”.

Published by
Emiliano Condò