ROMA – Snapchat all’assalto di Wall Street: verso Ipo da 25 mld dollari. Snapchat, popolare servizio di messaggistica per tablet e smartphone, è pronta a sbarcare a Wall Street. Secondo fonti riportate dal Wall Street Journal, starebbe lavorando ad un Ipo che potrebbe portare il valore della società ad almeno 25 miliardi di dollari. L’obiettivo di Snap Inc, questo il nome della società che ha sede in Venice, California, punterebbe a chiudere l’operazione entro il prossimo marzo.
Snap è molto popolare soprattutto per la caratteristica di poter inviare messaggi che si cancellano automaticamente poco dopo l’invio. Se dovesse portare in porto il piano sarebbe la più grande azienda a sbarcare a Wall Street dal 2014. Da quando fece il suo ingresso al New York Stock Exchange il titolo del colosso cinese di e-commerce Alibaba.
Sanp – sottolinea il Wall Street Journal – sarebbe inoltre la prima di un nutrito gruppo di piccole ma ben valutate società (vedi Uber) a sperimentare le acque di Wall Street. Attualmente il valore di Snap è fissato sui 17,8 miliardi di dollari. Quest’anno le entrate attese sono tra i 250 e i 350 milioni di dollari, e le previsioni parlano di almeno 1 miliardo di dollari per il 2017. Nel 2015 le entrate erano di appena 60 milioni di dollari.
Giovedì nero per Twitter. Twitter ha vissuto la sua peggior giornata in Borsa da oltre due anni, col titolo che a Wall Street arriva a perdere oltre il 20%. Mentre alla Borsa di New York si prepara a sbarcare Snapchat, con un’ipo – scrive il Wall Street Journal – da almeno 28 miliardi di dollari. A provocare il ‘giovedì’ nero’ di Twitter le voci su almeno tre big che non sarebbero piu’ interessati al suo acquisto.
Potrebbero infatti sfilarsi dall’operazione Google, Apple e Walt Disney, che negli ultimi giorni erano indicati tra i principali gruppi pronti a lanciare un’offerta. A questo punto in pole position ci sarebbe Saleforce, la societa’ di cloud computing con sede in California, anche se il suo Ceo Marc Benioff, in una intervista a Cnbc, ha parlato di “sfide molto ardue” per il rilancio del sito di microblogging.