
ROMA – Non solo messaggi a tempo che si autodistruggono, ma anche veriĀ e propriĀ pagamenti da fare con la famigerata App che sfida Facebook e WhatsApp.Ā SnapchatĀ lancia “snapcash”, l sistema di pagamenti online da eseguire col proprio smartphone. In questo modo un utente può spedire soldi alla persona con cui sta parlando.
La nuova funzione al momento ĆØ attiva solo negli Stati Uniti, scrive Simone Cosimi su Repubblica, e batte sul tempo i progetti di Facebook:
“Da oggi gli utenti statunitensi di smartphone Android (l’aggiornamento per iOs ĆØ atteso a breve) possono dunque inviare e ricevere denaro direttamente dall’interno della conversazione. “Ecco 5$ per la mia quota del regalo”: il sistema riconosce la cifra e il simbolo della valuta e sblocca un bottone con cui spedire il pagamento cosƬ come si invierebbero una frase o una foto. Ovviamente non senza aver prima aperto o collegato un account su Square, una delle realtĆ che stanno ridisegnando l’ecosistema dei pagamenti in mobilitĆ , da cui prelevare o in cui depositare i fondi.
A dirla tutta, Snapcash – che al momento ĆØ appunto disponibile solo negli Stati Uniti – non ĆØ altro che l’integrazione del sistema giĆ implementato da Square col suo Cash, un sistema per trasmettere denaro via app o email. Mai, tuttavia, era successo che i fondi potessero transitare direttamente da uno scambio di messaggini, senza alcun tipo di passaggio intermedio: “Ecco 10$”. Invia. Fatto. A rivelare la novitĆ ĆØ stato Evan Spiegel, 24enne fondatore dell’app del fantasmino, in un’intervista al sito Re/Code. L’alleanza con Square ĆØ evidentemente fondamentale per tutta la parte logistica: spetta all’app fondata cinque anni fa dal Ceo Jack Dorsey (sƬ, lo stesso di Twitter) e Jim McKevley la gestione dei dati sensibili relativi alle carte bancarie, prepagate e ai conti correnti associati ai singoli account.
Una rassicurazione non da poco, considerando i diversi problemi di privacy in cui Snapchat ĆØ incappato negli ultimi mesi, con furti di numeri telefonici ed emorragie di foto e video osĆ©. Molti dei quali legati tuttavia all’uso improprio di applicazioni sviluppate da terze parti e mai autorizzate. Tornando ai pagamenti, al momento dell’abilitazione di Snapcash l’utente, che deve essere maggiorenne, creerĆ di fatto un profilo su Square Cash, collegando la propria carta Visa o MasterCard. Un bel colpo per entrambi i partner ma soprattutto per l’azienda specializzata in pagamenti digitali e in mobilitĆ : vedrĆ cosƬ aumentare i propri utenti e – stando alle indiscrezioni – riceverĆ una piccola percentuale per ogni transazione processata per conto della chat fantasma”.
