ROMA – Tassa smartphone: artisti battono cassa. Paoli, Sorrentino…Passi? Un fiorino. La notizia è che il ministro di Beni culturali e turismo Dario Franceschini incontrerà lunedì il presidente della Siae Gino Paoli per affrontare la questione del rinnovo del decreto per l’equo compenso sulla copia privata. La questione è l’equo compenso: rivendicato da Siae e artisti (all’appello di Gino Paoli si è unito anche Paolo Sorrentino) come una giusta “rideterminazione dei compensi per copia privata”, è considerato l’ennesimo balzello dai consumatori.
Se Confindustria Cultura è favorevole, Confindustria digitale è contraria: se compreremo uno smartphone e un tablet ci troveremo a pagare 5,20 euro in più, se compreremo un decoder con 400 GB di memoria pagheremo 40 euro in più oltre al prezzo già aumentato con l’Iva. Il ministro Franceschini, al quale Paoli aveva scritto subito dopo il suo insediamento per chiedere un incontro, avrebbe telefonato al cantautore nel pomeriggio di ieri, dopo la lunga riunione al ministero su Pompei. I due avrebbero fissato un appuntamento per il pomeriggio di lunedì per affrontare anche questioni legate al diritto d’autore e alla pirateria.
Sulla questione dell’equo compenso per la copia privata, dopo le forti polemiche delle scorse settimane era arrivato due giorni fa un appello a Franceschini firmato da oltre 500 grandi nomi della cultura e dello spettacolo tra cui il premio Oscar Paolo Sorrentino che chiedevano al ministro di procedere con urgenza alla firma del decreto, il cui rinnovo si attende dal gennaio del 2013.