Tramite il servizio che Translated offrirà a Google, si potrà risparmiare tempo e denaro, ma sopratutto la traduzione sarà molto più semplice e tutto rimarrà all’interno dell’ambiente di Android, proprio grazie alle novità di Android Studio.
Il rapporto con Google, racconta a Corriere.it Marco Trombetti, risale al 2006: “Ho incontrato un loro manager a una conferenza e gli ho spiegato come avrebbero potuto moltiplicare il potenziale del prodotto di traduzione che stavano realizzando. Abbiamo portato avanti il discorso e nel 2007 ci hanno comunicato di volerci acquistare”. Una proposta difficile da rifiutare: “Superava molte volte il fatturato di allora, che ammontava a due milione e mezzo di euro”. Ma Marco e la sua compagna Isabelle, co-fondatrice dell’azienda con cui sarebbe presto convolato a nozze, hanno preferito proseguire a Roma in maniera autonoma. “Le trattative sono durate sei mesi, non ci siamo messi d’accordo. Loro avevano un approccio differente dal nostro”.
Entro i prossimi sei mesi, o al massimo un anno, l’azienda italiana svelerà anche un nuovo progetto chiamato “core“, ma per il quale non sono state rilasciate ancora informazioni.