I vicini sono troppo rumorosi? Ditelo col WiFi

Sesondo il sito Open Signal, sono sempre più numerose le persone che scelgono di mandare un messaggio ai propri vicini attraverso il nome della propria rete WiFi

ROMA – I vicini sono troppo rumorosi? Ditelo con il WiFi. Provate a dare uno sguardo ai nomi dati alle reti del circondario, potreste trovare delle sorprese: in mezzo alla lista di nomi standard composti dal nome della compagnia telefonica seguiti da una serie anonima di numeri, potrebbe spuntare un “possiamo sentirvi mentre fate sesso” o “smettetela di sbattere le porte“. Sono i vostri vicini che cercano di comunicare con voi o con qualcun’altro più rumoroso, ma lo fanno in modo soft. Niente più bastone della scopa che batte contro il soffitto o bussare al muro della stanza limitrofa, basta messaggi intimidatori lasciati nella cassetta delle lettere: nell’era di internet senza fili le lamentele si comunicano così, cambiando il nome alla propria rete WiFi.

Secondo il sito OpenSignal.com, l’azienda che censisce gli hotspot in Gran Bretagna, ovvero i punti dai quali è possibile connettersi alle reti senza fili, sono sempre più numerose le persone che comunicano attraverso il loro network name. Uno dei nomi più diffusi è quello sui rapporti sessuali troppo rumorosi. A cui qualche volta si aggiunge un chiaro e tondo: “Per favore smettetela”. “Utilizzare le reti wireless invece di andare a bussare alla porta del vicino permette di evitare possibili incontri imbarazzanti – spiega James Robinson di OpenSignalMaps – in questo modo si riesce a rimanere anonimi”, anche perché non è facile associare il nome di una rete WiFi ad un individuo”. Tra i più gettonati ci sono anche “basta coi tacchi” e “non correte”.

Altro trend è quello di coloro i quali scelgono un nome “spaventapasseri” del tipo: “Non rubate la mia banda”, “Go Away” o “Questo WiFi non è per i miei vicini”. Secondo quanto rivelato dal sito, in alcuni casi, si sono verificati dei veri e propri botta e risposta tra vicini. Esilarante il caso di un utente che aveva chiamato la sua rete “smettila di rubarmi il giornale”, dopo alcuni giorni si è visto comparire in lista una linea dall’inequivocabile nome di risposta: “Non lo rubo, mi limito a buttarlo via”.

Ma attenzione a saper dosare i messaggi: nel New Jersey, il nome di una banda larga ha portato ad un intervernto della polizia, per via dei contenuti razzisti e violenti espressi nel messaggio. Gli italiani, più giocherelloni, si dilettano con un “non scroccare” o un “casa nostra”.

 

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Daniela Lauria