
ROMA – WhatsApp sta arrivando al miliardo di utenti in tutto il mondo, ma รจ stata bocciata sulla privacy. Una ricercaย della Electronic Frontier Foundation sul rapporto fra le grandi compagnie del web e le richieste di dati da parte di governi, amministrazioni e autoritร delle informazioni ha svelato che la popolare chat non protegge i dati personali degli utenti.
Simone Cosimi su Repubblica scrive che tra le promosse ci sonoย Apple, Adobe, Yahoo!, Google, Microsoft, Twitter e anche Facebook. Ma per WhatsApp, popolare app ormai di Mark Zuckerberg, l’esame non รจ andato bene:
“ร tempo di aspettarsi di piรน dalla Silicon Valley – si legge nel rapporto – abbiamo stilato questo documento anche per stimolare e compagnie e fin dai mesi in cui le abbiamo informate di quali sarebbero stati i criteri di quest’anno abbiamo notato un significativo incremento delle pratiche. Speriamo, e ci aspettiamo, di vedere ancora di piรน il prossimo anno”.
Peccato che fra le peggiori sotto ogni punto di vista – tranne l’ultimo, che รจ tuttavia il meno concreto del pacchetto – ci sia una delle applicazioni piรน utilizzate del mondo: il programma di messaggistica WhatsApp, che viaggia spedito verso il miliardo di utenti. Controllata da Facebook (che invece se la cava piuttosto bene con quattro stellette su cinque categorie) il software non soddisfa nessuno dei criteri presi in esame. Neanche quelli basilari, raccolti appunto nella prima macrocategoria e all’interno della quale rientra anche la pubblicazione periodica di un rapporto sulla trasparenza. In sostanza, WhatsApp รจ il fronte che piรน di tutti, nell’ecosistema degli strumenti digitali piรน popolati, lascia la possibilitร ai governi e alle loro emanazioni digitali di ficcare il naso negli affari degli utenti.
Fra le prime della classe (cinque su cinque) spiccano Apple, Adobe, Sonic. net, Wikimedia, WordPress e Yahoo! In seconda fascia (tre-quattro stelle su cinque) figurano fra le altre Twitter – che cade sul punto che riguarda l’informazione preventiva o almeno contemporanea agli utenti sulle richieste di rimozione e acquisizione delle autoritร – Pinterest, Slack, Reddit, Snapchat, la giร citata Facebook, Comcast, Tumblr, Linkedin, Microsoft, Google (solo tre per Big G, male anche sui tempi di conservazione delle informazioni) e Amazon. Sono invece rimandate al prossimo anno (una o due stellette) At&t e Verizon. Oltre, ovviamente, a WhatsApp”.
