Ducati show: a Most raggiunge il podio n. 1.000 in Superbike, con 52 piloti, Borgo Panigale in festa
Ducati e MotoGP, la pausa estiva sta per finire. Domenica 7 agosto il Mondiale torna in pista a Silverstone con il consueto copione: Ducati a caccia delle leadership di Fabio Quartararo.
Nel frattempo la Ducati non è stata inoperosa. Non è nello stile della scuderia bolognese. Avanti con la Superbike impegnata a Most (Repubblica Ceca). Ed è arrivato un risultato storico:1.000 podi. Un traguardo speciale raggiunto con il contributo di 52 piloti.
L’ultimo dei ducatisti, il pilota che ha avuto il privilegio di raggiungere il millesimo podio, è Alvaro Bautista, 37 anni, spagnolo, veterano delle moto con alle spalle (anche) 17 stagioni corse nel Motomondiale. Tre anni fa ha deciso di svoltare ed è entrato nel mondo delle Superbike. Esordio in Ducati, due anni con la Honda e ritorno con la Rossa per un campionato in 13 rounds, a dir poco entusiasmante, iniziato ad aprile in Spagna per concludersi in novembre in Indonesia.
Ha fatto il giro del mondo la notizia del podio Ducati n. 1.000. Festa a Borgo Panigale, esultanza nel gruppo maestranze. La casa bolognese ha il vento in poppa. Lo dicono i numeri: 1.900 dipendenti, fatturato di 878 milioni di euro, utile netto di 61 milioni (2021).
Le vendite di motocicli Ducati sono diffuse a livello mondiale, Stati Uniti in testa. E da quest’anno con l’apertura di uno show room a Londra, il mercato inglese registra un +30%. Consegnate in tutto il mondo 59.447 moto (+24% rispetto al 2020 e +12% rispetto al 2019). Record. Mai raggiunta in presenza una soglia simile. Il marchio italiano fa tendenza.
Sono 52, si è detto, i piloti che hanno concorso al primato. I più forti? Cominciamo da Scott Redding:37 volte sul podio nelle ultime due stagioni. Carl Fogaty, britannico, quattro volte campione del mondo: 109 podi. Triumph Bayliss, australiano, 3 Mondiali vinti, 94 podi. Alvaro Bautista: 49. Carlos Checa: 38. Pierfrancesco Chili, bolognese,detto “tonno”: 43 podi.