

SILVERSTONE (GRAN BRETAGNA) – L’assolo delle Mercedes a Silverstone riapre un Mondiale che probabilmente non era mai stato chiuso. Sullo storico circuito britannico ha vinto Lewis Hamilton (quinto successo casalingo in carriera, come Jim Clark e Alain Prost, quarto consecutivo), scattato dalla pole e poi uscito dalle inquadrature per manifesta superiorità . Sul podio anche Valtteri Bottas con la seconda vettura d’argento, nonostante la partenza dalla nona casella in griglia, causa la sostituzione del cambio. Terzo Kimi Raikkonen ed è l’unico sorriso Ferrari in una corsa dal finale beffardo, che ha relegato Sebastian Vettel al settimo posto.
Il vantaggio del tedesco su Hamilton in una sola gara è crollato da +20 punti a +1 (177 a 176, con Bottas terzo incomodo a 154). La debacle è piombata sulle rosse di Maranello a pochi chilometri dal traguardo. Ed entrambi i piloti hanno pagato il cedimento della soft anteriore sinistra, l’appoggio più sfruttato a Silverstone, afflitta da un evidente blistering che li ha costretti al box. Prima Raikkonen, al 49/o dei 51 giri di gara. ‘Ice man’ ha però avuto il tempo per rientrare e perdere solo una posizione. A favore di Bottas, bravo a risalire la corrente dopo essere partito con le soft, sostituite solo alla 33/a tornata.
Al 50/o è toccato a Vettel, in quel momento quarto, prendere la via laterale per rientrare settimo. “No, non è stata colpa dei detriti in pista, non so che problema abbiano avuto le gomme”. Faccia scura e pochissima voglia di parlare per Vettel. Sul pneumatico di Raikkonen si sarebbe improvvisamente staccato il battistrada dalla carcassa, mentre quello di Vettel è stato vittima di una foratura. “E’ stata una gara difficile fin dall’inizio – ha proseguito il tedesco – I freni hanno cominciato a bruciare mentre ero sulla griglia e questo ha pregiudicato la partenza. Poi sono rimasto tanti giri dietro Verstappen. L’ho passato solo grazie al pit stop. Il suo comportamento in pista? Non sono io a dover giudicare”.
Effettivamente l’olandese è ricorso ad ogni mezzo per non dare spazio al ferrarista, che l’superato al 13/o giro, ma appena per poche centinaia di metri. E ne ha avuto ragione solo grazie alla prima sosta. La Red Bull può gioire non solo per Verstappen quarto, ma anche per la bella gara di Daniel Ricciardo, 19/o in griglia e quinto sotto la bandiera a scacchi. Intanto davanti proseguiva la cavalcata solitaria di Hamilton, che ha fatto il vuoto alle proprie spalle senza mostrare mai un attimo di cedimento e ottenendo anche il giro veloce. Sul podio è salito raggiante, premiato dall’attore Owen Wilson.
Non prima di essersi consegnato selfie e corpo ai fan in delirio, per un rigenerante bagno di folla. Assente – tra le polemiche – alla parata delle monoposto per le vie di Londra giovedì, Hamilton nel fine settimana è tornato al volante più forte e determinato che mai: “Il mondiale? Il mio piano è quello. La strada però è molto lunga. Oggi voglio solo ringraziare tutta la squadra per l’incredibile lavoro svolto”.

