MotoGP Catalogna, trionfa Quartataro, caduti Bagnaia e Bastianini, errore marchiano di A. Espargaro
MotoGp. Capolavoro Quartararo. Un trionfo. Vittoria imperiale. Primo dall’inizio alla fine. Ma il GP di Catalunya – nona tappa del Motomondiale – sarà a lungo ricordato per clamorosi colpi di scena, cadute inspiegabili, ecatombe di piloti italiani (5).
E uno svarione allucinante che resterà nelle cineteche della MotoGP. Protagonista lo spagnolo dell’Aprilia, il talentuoso Aleix Espargaro. Stava girando benissimo, aveva il secondo posto in pugno. Ma ha sbagliato conti.
Mancava un solo giro alla fine e credendo che fosse l’ultimo ha iniziato a festeggiare, le braccia al cielo, saluti e baci al pubblico, gioia incontenibile. E dal secondo posto è scivolato al quinto. Perso il podio, persa la faccia. È regalato punti preziosi. È rientrato ai box con la coda tra le gambe, in lacrime. Tutti attorno a consolarlo. Inutilmente. Dice: “Colpa mia al 100%. Non ci sono scuse. Certi errori non devono accadere”.
Nell’ordine: Qartararo, J. Martin, Zarco, J. Mir, A.Espargaro. Sesto Luca Marini che ha preceduto entrambe le Ktm. Ritirati Bagnaia, Bastianini, Bezzecchi, Di Giannantonio, Dovizioso. Nakagami (che al primo giro ha buttato fuori pista Rins e Bagnaia) è stato ricoverato in ospedale per accertamenti. Pare non ci sia niente di gravissimo. In serata è andato all’ospedale anche Rins, durissimo con Nakagami (da sanzionare). Podio con la Yamaha e due Ducati Pramac.
Quartararo punti 145; A.Espargaro p.125; Bastianini p.94; Zarco 91; Bagnaia 81.
Il sabato era stato perfetto per l’Aprilia ed Espargaro: pole e record del tracciato. Dunque prima fila italiana: Aleix davanti a tutti, Bagnaia secondo per 31 millesimi. Terzo Quartararo. Sono i tre pretendenti al Mondiale. In seconda fila tre Ducati: le Pramac di Zarco e Martin; in mezzo Di Giannantonio (team Gresini). Alle loro spalle Rins (Suzuki), Vinales (Aprilia), Marini. (Ducati VR46 ).
Quarta fila le Honda di P.Espargaro e Nakagami che stringono l’11esimo posto di Miller (Ducati). Dietro, in quinta, l’altro allievo di Valentino Rossi (Bezzecchi in Ducati) e Bastianini (Ducati Gresini) con B. Binder (Ktm). In sesta Oliveira (Ktm), Mir (Ducati ) e Morbidelli (Yamaha). In settima Dovizioso (Yamaha), Gardner (Ktm Tech3). In ottava Pirro (Ducati), D. Binder (Yamaha Withu ) e Fernandez (Ktm Tech3). Chiude A. Marquez (Honda Lcr).
Dopo Roma, Barcellona è la città europea con il più grande numero di proprietari di moto.Ne circolano 300mila. Ecco perché il GP di Catalunya ha tanto fascino. Oltretutto il circuito è gradito a tutti i team per il tracciato e per la mitezza del clima. Molte scuderie se ne servono per i loro test.
Comodo al capoluogo (solo 20 km), è stato realizzato nella cittadina di Montmelo. Ottimi i collegamenti. In treno da Barcellona Sants si arriva in 31 minuti spendendo meno di 3 euro. Ci sono anche bus navetta. E chi arriva in auto? C’è un parcheggio per 32mila vetture. E attorno 80 punti di ristoro con panini, pizze, bevande. Il GP è una magnifica festa popolare.
Il record di vittorie è di Valentino Rossi (10). Ma qui altri piloti italiani hanno trionfato. Come Capirossi,Dovizioso, Iannone, Marini, Melandri, Simoncelli, Max Biaggi .Alle spalle di Valentino c’è Jorge Lorenzo (6 e Marc Marquez (3).