MotoGP. Tornano in pista i grandi assenti. Marquez e Dovizioso sono pronti. E la Ducati sogna con Johann Zarco, pilota romantico, fuori dal coro, che suona il piano prima di ogni gara.
Marquez e Dovizioso, il Motomondiale è in febbrile attesa. Loro sono pronti. Scalpitano.
Ma c’è ancora l’ultimo ostacolo da superare. Lo spagnolo, 8 mondiali nel palmares, attende fiducioso il disco verde dall’ospedale Ruber di Madrid. Il romagnolo (un mondiale, 327 gare disputate, 103 podi), alla Ducati dal 2013 al 2020 – scaricato, insieme a Petrucci, per favorire una linea verde con Bagnaia e Miller – è vicinissimo ad un accordo con l’Aprilia.
Alla vigilia della ripresa del MotoGP
La casa di Noale attualmente schiera Aleix Espargaro e Lorenzo Salvadori. Bene finora lo spagnolo, già compagno di Andrea Iannone; così così il cesenate. Dice Espargaro: “Dovizioso con noi? E chi non lo vorrebbe ? Ma lasciamolo tranquillo, deve prendersi il suo tempo per decidere “.
Da Madrid e Jerez de la Frontera atteso il via libera. Il fenomeno della Honda è pronto ad aprire il gas già domenica 18 in Portogallo. Dovi sta sfogliando la margherita e prova l’Aprlia con un test di due giorni sul tracciato andaluso.
La sensazione, diffusa, è che Marquez è vicino all’atteso annuncio. Con il suo rientro la MotoGP cambia volto. Il cannibale catalano scalpita. Gli avversari cercano di avvantaggiarsi delle sue difficoltà in termini di punti per poi reggere alla sua temuta offensiva.
Dimenticato quel MotoGP di Spagna
Il suo entourage assicura che Marc ha già dimenticato l’incidente che gli è capitato al Gp di Spagna il 19 luglio scorso sulla pista di Jerez (frattura dell’omero destro, operazione alla clinica Dexeus di Barcellona). Il 2020 è stato il suo annus horribilis, tre interventi chirurgici , molta sofferenza, allenamenti in palestra solo dal 15 ottobre. Ora il rilancio.
Marquez è già in Portogallo. Prova con al suo fianco il capotecnico Santi Hernandez. Sta mettendo alla prova il suo fisico sulla Honda RC213V-S. Ma anche conoscere un circuito che ha fatto il suo ingresso in calendario solo lo scorso anno e su cui non ha mai girato. È il circuito di Portimao, lungo 4.653 metri, con 16 curve, 64 varianti possibili. È costato 195 milioni.
La Ducati ha già dimenticato Dovizioso, ha due team di punta: Zarco e Martin ( Ducati Pramac ) meglio dei piloti ufficiali Bagnaia e Miller. Interviene Max Biaggi.
Dice Dovizioso, non senza amarezza: “Da tempo non rientravo più nei piani di Dall’Igna“. L’Aprilia gli ha messo a disposizione un gioiello, la RS-GP: una moto vicina all top. E Dovizioso è tentato di sfidare il vecchio amore. Ne uscirebbe una bella storia.
Interviene Max Biaggi, il 6 volte campione del mondo di Aprilia: “Dovizioso è la migliore opzione possibile per Aprilia. Ha fatto tre volte secondo nel Mondiale, ha corso tanti anni con Ducati e sa tante cose. E la moto è in crescita. Anche se arriva ed è all’80% del suo potenziale, sarà comunque una ventata di novità. Dirò di più: in altre circostanze non ci saremmo mai aspettati di averlo a bordo a Noale”.
È dall’anno scorso che Aprilia corteggia Dovizioso. Da quando è stata ufficializzata la squalifica per doping di Andrea Iannone. Per firmare il contratto Dovi ha messo sul tavolo alcune richieste. Aumento di budget per il team MotoGP, presenza di un forte sponsor, aumento di personale e test team importante.
Insomma vuole una moto competitiva ed un progetto per accettare la sfida. Tra poco scioglierà ogni riserva. “ Ma tutto dipenderà dai test in Spagna “dice il suo manager Simon Battistella. E lui ha voglia di tornare a correre in MotoGP, la regina di tutte le corse.