motori

MotoGp Portogallo, domenica 18, ore 14: torna in pista, dopo 271 giorni, Marc Marquez, lo danno favorito, lui frena

MotoGP, Gp del Portogallo (domenica 18 aprile, ore 14), ritorna re Marquez, dopo nove mesi dall’ infortunio di Jerez. I bookmaker lo danno per favorito. Ma lui frena sugli entusiasmi e rincuora la Honda, che senza il fenomeno ha fallito nelle prime due gare in Qatar.

Il re è tornato. Dopo nove mesi e tre delicati interventi chirurgici. Con lui in pista la MotoGP diventa un’altra cosa.

Lo dicono tutti i piloti. Lo pronosticano i bookmaker. Che lo danno già  tra i favoriti del Gp del Portogallo – domenica 18 aprile – terzo round del Motomondiale dopo l’esordio in Qatar.

Esagerazione? Probabilmente sì . Perché, è vero, nessuno è forte e creativo come il fuoriclasse spagnolo. Ma anche fenomeni di tale risma hanno bisogno di tempo. Diciamo due o tre gare per ritrovare il vecchio feeling   con il circus e la battaglia in pista.

Anche il dottor Michele Zasa, direttore della Clinica Mobile, invita alla cautela. “Marquez non sarà più lo stesso. Il suo omero fatica a guarire. Il recupero di un osso fratturato non avviene mai al 100%. Marc è scrupoloso nella preparazione atletica e sarà in buone condizioni. Ma non c’è nulla di paragonabile alla attività in sella. Bisognerà capire se alcuni suoi muscoli, fermi a lungo, avranno aderenze e fibrosi“.

Aggiungiamo noi: e poi ci sarà da verificare i riflessi, la rapidità decisionale, magari anche la paura. Perché no?

I test di Montemelò e Portimao con una RC213V sono stati incoraggianti. Ma è impossibile conoscere il suo stato di forma .

Honda aspetta e spera . Fa gli scongiuri. Ha fallito i primi due gran premi. Marquez  frena, mette le mani avanti . “Il braccio non è al 100%.  Pensare di vincere sarebbe un errore”.

Quando è partito dall’aeroporto EL Prat di Barcellona prima di involarsi verso il Portogallo, era francamente  più ottimista. Ma 271 giorni dall’infortunio di Jerez sono una incognita. Tuttavia è doveroso concedergli il “miracolo“.

Viene in mente un altro grande campione tornato a vincere – proprio in sella ad una Honda –  dopo un grave infortunio. Parliamo di Mick Doohan, il pilota australiano di Brisbane. Che dopo aver rischiato di perdere la gamba destra  – Gp d’Olanda, circuito di Assen, 1992 – è tornato alle corse della classe 500 collezionando cinque titoli mondiali consecutivi. E con 54 vittorie  nella 500 è il terzo pilota di sempre, preceduto solo da Valentino Rossi e Giacomo Agostini. La MotoGP è una miniera di sorprese .

Yamaha contro Ducati: il duello continua

A Losail ( Qatar ) hanno dominato. Ma finora l’ha spuntata il team giapponese. Due gare, due vittorie.  Con Vinales e Quartararo.

Ma la moto di Borgo Panigale è andata veloce. Velocissima. Sorprendente la coppia della Ducati Pramac ( Zarco e Martin ). Molto attesi i piloti ufficiali Bagnaia e Miller. Il francese Johann Zarco, due volte campione del mondo della Moto2 ( 2025, 2016 ) guida la classifica piloti.

E pensare che 18 mesi fa era disoccupato dopo la disastrosa avventura in Ktm. Con i due secondi posti conquistati in Qatar ha messo insieme 40 punti. Ora il 31enne pilota di Cannes ha ritrovato quella serenità che il divorzio anticipato con la casa austriaca gli aveva spento.

Un bel rebus  Valentino Rossi e il compagno di squadra Franco Morbidelli. Corrono su Yamaha  Petronas e non sono partiti bene. Anzi, per Valentino in particolare, è stato un calvario .Aspettando Dovizioso su Aprilia, consoliamoci col ritorno di Marquez che cerca una rimonta da leggenda.  La sua è una partenza ad handicap . Ha lasciato un “ gettone” da 50 punti sul tavolo. E tre predatori – Zarco, Quartararo, Vinales – ne hanno approfittato. I leaders adesso sono  loro. D’accordo. Ma fino a quando?

 

 

 

 

Published by
Marco Benedetto