Gli organi di informazione sia del Vaticano che della Cei hanno giudicato di scarsa qualità sia la musica che lo show di Sanremo. Il tutto condito con la critica secondo cui il Festival mette in scena un’Italia falsa e finta.
Bonolis non ha porto l’altra guancia e ha replicato in maniera alquanto allusiva: “Purchè la critica rispetti la vita…”. Vita, parola alla quale la Chiesa è molto sensibile dopo la mobilitazione nazionale sul caso Englaro. Quel che si comprende nello scambio polemico è da una parte la bocciatura cattolica alla pretesa del presentatore di attribuire una valenza etica alla formula e ai contenuti del Festival.
Dall’altra il puntiglio del presentatore nel rivendicare proprio questa qualità alla seriale maratona televisiva. Forte Bonolis, anche se non lo dice, dei risultati di ascolto: 14 milioni la prima serata, 12 la seconda. Non è un calo, è una conferma.