LONDRA, 25 LUG – Non sara' un granche' come consolazione, ma Amy Winehouse da morta fara' piu' soldi che da viva. Lo stile di vita autodistruttivo della star ha avuto un'influenza negativa non solo sulla sua creativita', ma anche sulle sue finanze, dimezzatesi da 10 milioni a solo 5 nel giro di un anno.
Ora pero' il 'marchio Winehouse' promette sempre meglio e oltre al famigerato 'club dei 27' dei musicisti celebri morti prima di compiere 28 anni – da Jim Morrison a Jimi Hendrix fino a Kurt Cobain, Janis Joplin e Brian Jones dei Rolling Stones – la cantante potrebbe unirsi anche al club dei super-ricchi nella tomba, star come Michael Jackson, la cui fortuna da morto e' salita a 168 milioni di sterline, o Elvis Presley, che oggi vale 36 milioni o John Lennon, la cui fortuna oggi arriva a 10 milioni di sterline.
Finanziariamente per la Winehouse gli ultimi anni sono andati in discesa. Nel 2008, a soli 24 anni, si era guadagnata un posto della Sunday Times Rich List, la classifica dei piu' ricchi del Regno, con una fortuna di circa 10 milioni di sterline accumulata grazie ai suoi primi, e finora unici, due album, 'Frank' e 'Back to Black'.
E poi, il tracollo: la sua fortuna si era dimezzata nel 2009, con nessun nuovo album all'orizzonte e le sessioni in studio sostituite da soggiorni forzati nella clinica di disintossicazione The Priory, al costo di 3.500 sterline alla settimana.
La sua situazione finanziaria era migliorata leggermente all'inizio di quest'anno, grazie ad una serie di concerti in Brasile che le avevano fruttato circa 3 milioni di sterline e un'altra performance a Dubai, per la quale era stata pagata un'ingente somma.
All'inizio dell'anno la sua fortuna era stata calcolata intorno a 6 milioni di sterline. Ma la cancellazione del suo tour europeo in seguito alla sua disastrosa performance in Serbia aveva messo in dubbio la sua abilita' di far soldi esibendosi dal vivo, una delle attivita' piu' redditizie per un musicista.
Ora pero', a meno di una settimana dalla morte, la musica della Winehouse vende tantissimo, segnando una traiettoria che, secondo fonti interne all'industria discografica, promette un ''decennio di costanti guadagni''.
"Back to Black", il secondo album premiato con cinque Grammy, e' gia' salito in cima alle classifiche di iTunes negli Usa, in Gran Bretagna, in Francia e in Germania. Secondo la Official Charts Company, che registra le vendite degli album in forma 'fisica', le vendite di 'Back to Black' sarebbero aumentate di 37 volte dalla notizia della morte della star.
Secondo fonti del settore, e' solo una questione di tempo prima che il terzo album sul quale la star stava lavorando veda la luce del sole. ''E' nella natura di queste cose'', ha detto un esperto dell'industria discografica al Times, mentre Phil Alexander, direttore della rivista Mojo, ha dichiarato al Daily Telegraph: ''E' inevitabile che la morte ne elevi la reputazione e uscira' sicuramente un terzo album''.
