Berlino, apre il primo archivio sui “punk nella Ddr”

BERLINO, 19 LUG – Che i suoi compagni di un tempo apprezzino l'idea e' tutto da dimostrare. Di certo si saranno rallegrati dei 150 euro che si sono ritrovati sul conto per avergli spedito il materiale richiesto, ha assicurato Michael Boehlke, curatore del primo archivio storico al mondo sulla scena punk dell'ex Germania dell'Est.

L'ex cantante dei 'Planlos' (Senza progetti), protagonista del movimento punk berlinese della Repubblica democratica tedesca (Rdt, in tedesco Ddr) negli anni Ottanta, ha inaugurato lunedi' nella capitale il suo progetto: una raccolta di piu' di cinquemila rapporti sulla scena punk scritti dalla Stasi – i servizi segreti della Rdt -, filmati in Super-8, audioregistrazioni, foto e diapositive.

L'archivio e' ospitato negli uffici dell'associazione di Boehlke, SUBstitut, nel quartiere Pankow, fino al 1989 dietro la 'cortina di ferro' e punto di ritrovo dei punk della Ddr. La sede non e' aperta alle visite, per le quali e' stato pensato un luogo virtuale, il sito www.substitut.net.

Boehlke, ha scritto il quotidiano berlinese Tageszeitung, oggi ha 47 anni e il lavoro sull'archivio e' stato l'occasione per rielaborare il passato. La sua carriera di cantante dei 'Planlos' e' iniziata nel 1980, in una cantina tappezzata di materassi per tenere lontane orecchie indiscrete.

La band di Boehlke – nome di battaglia 'Pankow', come il quartiere -, insieme a tutti gli altri gruppi punk suonava musica 'contro il sistema'. E il sistema, ovviamente, non gradiva. La DDR ha sempre controllato e represso con durezza le subculture giovanili. Boehlke e' stato arrestato e interrogato piu' volte.

La sua ragazza di allora e' finita in galera per un anno e mezzo: la Stasi le aveva trovato un libro di musica e testi punk in casa. 'Pankow' imparava a memoria i testi delle canzoni e poi li bruciava. La sua carriera punk e' durata fino al 1983, quando e' stato costretto a lasciare musica e amici per il servizio militare nella Nva, l'esercito nazionale popolare.

"Con il nuovo millennio si e' iniziato a scrivere molto sulla scena punk tedesca occidentale, mentre quella orientale era praticamente ignorata", ha raccontato l'ex musicista. Da allora le cose sono cambiate, anche grazie al suo lavoro. Il primo risultato di successo e' stata la mostra itinerante 'Too much future, Punk nella Ddr', dal 2005 in giro per la Germania. Poi un documentario, che nel 2009 e' stato mostrato al festival di Chicago. Oggi l'archivio.

''A livello internazionale c'e' molto interesse per il tema – ha spiegato 'Pankow' -, specialmente negli Usa: vanno pazzi per le sottoculture sovversive nei Paesi comunisti''.

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Emiliano Condò