Bob Dylan in concerto a Tel Aviv dopo 18 anni

TEL AVIV – Dopo un'assenza di 18 anni, Bob Dylan torna ad esibirsi davanti al pubblico israeliano: un evento che ha costretto la polizia ad adottare un massiccio servizio di ordine e che rischia di paralizzare stasera il traffico attorno allo stadio di Ramat Gan (Tel Aviv).

Finora sono stati venduti 25-30 mila biglietti e le ferrovie sono state costrette a rafforzare il servizio per consentire l'afflusso di ammiratori del cantante da tutte le parti del Paese.

Dylan ha sorpreso gli organizzatori del concerto arrivando in privato la scorsa notte a Tel Aviv (con molte ore di anticipo rispetto al previsto) e conta di ripartire domani.

A quanto pare potrebbe cogliere la occasione per compiere una visita al Muro del Pianto di Gerusalemme. Schivo come sempre, ha peraltro rifiutato di incontrare la stampa. Ha anche vietato la introduzione nello stadio di Ramat Gan di telecamere.

Nelle ultime settimane Israele è stato investito da una vera 'Dylan-mania' e la figura del celebre cantante è stata oggetto di innumerevoli servizi sui mass media. Molti si sono dilungati sulle radici ebraiche dei suoi testi e sui suoi legami passati con lo Stato di Israele.

La serata odierna sarà aperta da Assaf Avidan, un astro nascente della musica rock israeliana che a tratti ricorda Janis Joplin. Quindi salirà sul palco la cantante blues Ricky Lee Jones e infine sarà la volta di Dylan che eseguira' 17 canzoni di vari periodi della sua carriera.

La stampa rileva che nel 1987 i due concerti di Dylan (a Tel Aviv e a Gerusalemme) furono molto deludenti e che quelli del 1993 furono organizzati per 'compensare' gli ammiratori. Ma il tempo trascorso sembra aver cancellato quei ricordi e oggi, sugli spalti dello stadio di Ramat Gan assieme con i nostalgici del passato saranno presenti in massa anche gli israeliani della nuova generazione che per la prima volta avranno l'occasione di vedere ''la leggenda'' con i propri occhi.

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Maria Elena Perrero