Tornata sui titoli di tg e giornali dopo il caso del cantante Franco Califano che lamenta ristrettezze economiche e chiede un assegno di Stato appellamndosi ad essa, la legge Bacchelli prevede l’attribuzione di un assegno straordinario vitalizio a quei cittadini che si son distinti nel mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport, che versano in situazioni d’indigenza.
Il nome della legge, che risale al 1985, si deve alla prima persona che ne beneficiò, lo scrittore Riccardo Bacchelli. L’hanno ottenuta tra gli altri, anche la scrittrice Anna Maria Ortese, Gavino Ledda, la poetessa Alda Merini, i cantanti Umberto Bindi, Ernesto Bonino e Joe Sentieri, le attrici Alida Valli e Tina Lattanzi, il pugile Duilio Loi, l’attore Salvo Randone e Fulvia Colombo, prima annunciatrice Rai.
Nel giugno scorso, Lino Banfi ha chiesto al ministro dei Beni culturali Sandro Bondi l’applicazione della legge Bacchelli per Laura Antonelli, l’ex attrice e indimenticabile protagonista del film-cult Malizia, di Salvatore Samperi (1973), sola e ridotta a vivere con una pensione di 500 euro al mese. Bondi ha accolto l’appello di Banfi e ha avviato le procedure per il conferimento del vitalizio all’attrice.
1985