Il tutto avviene con un’idea molto semplice. C’è un brand che preacquista una serie di download, trattando direttamente con l’artista o l’etichetta il costo al quale questi download saranno pagati. Rendendoli, in questo modo, legalmente free per gli utenti. Contenuti pagati dalla pubblicità e gratuiti per il pubblico.
Simile e molto conosciuta è la condivisione musicale di “Spotify”. Sulla piattaforma svedese però la maggior parte degli utenti non è abbonata e “sfrutta” gratuitamente canzoni in cui a tempi stabiliti arriva uno spot.