
En?gma e Booriana. L'intervista: ''Il mio nuovo album tra Sardegna, Ninjutsu e... Henrik Larsson''

ROMA –ย Esce oggi il nuovo album (“Booriana”) di Francesco Marcello Scano aka “En?gma”.
“Booriana” รจ il tuo nono album. Tutto iniziรฒ con 15 brani raccolti in una demo (“Anonimi”) nel 2008. Poi nel 2010 ci fu “Coma”. La prima traccia era “Plenilunio” dove dicevi “Questa roba รจ come un surf su onde di mare crespo…”. Qual รจ, se c’รจ, il filo conduttore dal primo a “Booriana”?
“Un punto in comune – mi risponde – sicuramente c’รจ. Perchรฉ anche in ‘Coma’ le strumentali erano curate totalmente da me. Questo รจ successo anche per ‘Booriana’. In quest’ultimo disco poi le produzioni sono state curate al 50% da me e al 50% da ‘Kaizรฉn’ (Gabriele Deriu, ndr). E in questi anni, inoltre, credo di essere molto maturato dal punto di vista lirico”.
“Prima – continua – nei testi ero piรน, diciamo, complicato. In quest’ultimo album ho cercato di migliorare su quest’aspetto anche se comunque ho cercato di non sacrificare la qualitร delle parole. Ho semplicemente cercato di aggiungere musicalitร nella melodia per farmi capire di piรน. E’ importante cosa dici. Ma anche come lo dici. Perchรฉ se non lo dici in una maniera musicale, perchรฉ sempre di musica stiamo parlando, non arriva quello che stai dicendo. E alla fine rischi che il messaggio non entri in testa all’ascoltatore. E devo dire che questo รจ uno degli upgrade piรน grandi che ho fatto fin qui”.
“Terranova”, l’album precedente, si chiudeva con “Eremita”. Cos’รจ successo in questo anno?
“Sono sparito dai social – racconta – Ho vissuto come un vero eremita. Mi sono chiuso. Mi sono chiuso con ‘Kaizen’ a implementare la mia dimensione artistica. Aver scelto i campioni, le ritmiche e aver suonato anche degli strumenti รจ stato un po’ come un completarsi a livello artistico. La mia dimensione si รจ aperta in questo senso. Una dimensione che ora non riesco piรน ad abbandonare. Parlo dello scrivere le strumentali per poi lavorarci sopra con il testo. Questa dimensione cosรฌ intima del fare una strumentale e scriverci sopra ti fa raggiungere un’armonia con la tua arte che รจ incredibile”.
Parliamo del nuovo album. Partiamo dal titolo: “Booriana”. Da dove nasce l’idea del titolo? “E’ una parola molto usata qui, a Olbia – spiega – e successivamente ho anche scoperto, perchรฉ ti giuro che non lo sapevo, che in realtร รจ anche una parola del vocabolario italiano. All’inizio pensavo facesse parte solo dello ‘slang’ olbiese. Noi lo decliniamo e lo coniughiamo anche. Lo usiamo anche come verbo. Diciamo ‘sta burianando’ per dire che sta piovendo forte. Il titolo, quindi, nasce anche da una questione cittadina e rappresenta soprattutto la questione musicale. Questo fare le strumentali, in effetti, รจ arrivato proprio come una tempesta. Una tempesta sonora. E invece dal punto di vista lirico, ma questo lo รจ stato sempre, รจ stata una vera e propria purificazione. Una purificazione che arriva, come sempre, post-pioggia, post-tempesta. La classica quiete dopo la tempesta”. Ed รจ anche il senso della copertina dell’album?ย “Esatto”.

“Misunderstanding”. La canzone parla delle contraddizioni della nostra societร . Com’รจ nata la canzone? Qual รจ stata l’idea originale? “Guarda, avevo voglia di esplorare una nuova strada. Anche nella scelta del singolo. Una scelta piรน originale rispetto al passato. Ho voluto fare qualcosa in chiave ironica e sarcastica su una strumentale, passami il termine, un po’ piรน pop. O almeno cosรฌ io la configuro. Questo tipo di tappeto sonoro e questo tipo di atteggiamento sul beat, un sarcasmo giocoso e quasi scanzonato, puรฒ fungere da cavallo di troia per entrare nella testa delle persone e dire delle cose scomode. L’idea era questa. Credo che alla fine nel complesso sia stata anche un’operazione riuscita. Faccio tante critiche nel testo, dico anche cose pesanti ma… con leggerezza”.
Il video viene trasmesso su uno smartphone perso tra la spazzatura nello spazio. Com’รจ nata l’idea? “Io – mi racconta – per i video ho le mie persone di fiducia. Lascio a loro e ai registi (Corrado Perria e Paolo Maneglia , ndr) con i quali lavoro da tanto tempo la libertร artistica di inventarsi quello che vogliono. L’idea dello smartphone รจ loro. Cosรฌ come di quelli che noi abbiamo chiamato i ‘quadretti’. Cioรจ la rappresentazione un po’ stereotipata di determinati personaggi. Immagini forti. Come quella dei bambini col pancione. Immagini che magari fanno anche sorridere ma che in realtร sono forti. Devo dire che sono stati bravi a cogliere il mio atteggiamento. Hanno usato, come del resto fa la canzone, delle immagini forti ma con ironia. E hanno giocato su questo contrasto. La bravura dei registi รจ questa. Sono riusciti a cogliere il mood della canzone. Se col video non riesci a cogliere il mood della canzone, in fondo, rischi di rovinare sia il video che il brano”.
“Pensieri nomadi” con “Shade” (Vito Ventura). Lui lancia delle vere e proprie bombe nel testo. Com’รจ nata la collaborazione? “Ci conosciamo da tempo – mi spiega – Giochiamo anche insieme nella nazionale ‘Hip Hop'”. Ah, esiste una nazionale ‘Hip Hop’? “Sรฌ, sรฌ, รจ ancora un po’ di nicchia. E’ da un po’ che non riesco ad andare perchรฉ loro si allenano a Milano. Fanno delle amichevole a scopo benefico. Delle iniziative davvero nobili”.
Quindi dal campo allo studio. “Eh sรฌ. E una volta che ho scritto i miei versi sopra la strumentale – continua – mi sono immaginato subito lui per la canzone conoscendo le sue capacitร da punchliner. Lui รจ uno che di certo non si tira indietro nel tirare qualche stoccata. E lo fa con grande tecnica. Ho pensato che sarebbe stato un valore aggiunto. E nonostante fosse in pieno trambusto sanremese lui รจ stato disponibile”.
“Io – continua –ย tra l’altro sia a ‘Ghemon’ (Giovanni Luca Picariello, ndr) che a ‘Shade’ ho chiesto di collaborare prima di sapere che sarebbero andati a Sanremo. E’ stata veramente una bella sorpresa. E’ fantastico avere nel disco due artisti che sono andati a ‘Sanremo’”. Ti sono piaciute le loro esibizioni al “Festival”? “Guarda, lo dico tranquillamente. La canzone che, a gusto personale, mi รจ piaciuta di piรน รจ quella di ‘Ghemon’. Lui ha questo modo di fare soul in italiano che a me fa impazzire. Una cosa che manca un po’ nella musica italiana. Lui fa soul con una bella chiave. Il suo, confesso, รจ un brano che ho ascoltato tante volte”.
A proposito di soul. Parliamo di “Booriana Soul Grove”. Qui ho preso carta e penna e ho cercato di segnarmi tutte le citazioni. Compito praticamente impossibile. E qui giร ride. Se ti va ne proviamo a commentare qualcuna. La prima. “La strumentale, quanto stuzzica questo flow. Stato mentale/La Repubblica di Salรฒ”. Com’รจ finita la Repubblica di Salรฒ nel tuo testo? “Ma in realtร – ride – รจ un gioco. Ed รจ molto meno profonda di quello che puรฒ sembrare. La Repubblica di Salรฒ รจ durata poco, come il mio stato mentale che รจ… mutevole e variabile”.
Da dove nasce questa passione per la storia? “Sono cose che ripesco dalla mia carriera da studente. La chimica non mi ha mai fatto impazzire. Anche se ho fatto lo scientifico. Forse… ho sbagliato indirizzo. Ma รจ difficile tornare indietro. La storia, la filosofia, la storia dell’arte, la letteratura italiana, sono tutte materie che mi hanno sempre affascinato. Con la musica poi c’รจ questo rapporto di scambio. A volte certe cose mi vengono in mente perchรฉ ce le ho nel mio bagaglio e poi magari me le vado a rinfrescare quando ne parlo nei testi. Ed รจ bello”. Ed รจ quello, credo, che fanno anche i tuoi fan seguendo i testi…
“Certo. E lo faccio anche io – continua – Certe cose mi vengono in mente e poi le vado a rileggere. E poi, mentre sto rileggendo e riapprofondendo un argomento, mi vengono in mente anche altre cose da scrivere. Un flusso continuo”. Andiamo avanti. Nel testo poi dici: “Come la Chiesa con il male a Sant’Apollinare”. A Sant’Apollinare รจ dove รจ stato sepolto Enrico De Pedis. Ed รจ il posto dove, tra le tante cose, si intreccia la storia della “Banda della Magliana” con quella della scomparsa Emanuela Orlandi. Come ti sei appassionato a questa storia?
“Io – mi racconta – ho letto tanto sulla ‘Banda della Magliana’. Ho visto, naturalmente, anche le serie di ‘Romanzo Criminale’. Ho visto gli approfondimenti di Carlo Lucarelli. E ho sempre trovato veramente incredibile come un boss sia riuscito a farsi seppellire proprio lรฌ. Una cosa allucinante. E non riesco a capire come questa cosa non abbia avuto la dovuta rilevanza mediatica. Una cosa assurda. Quando trovo, a mio modo di vedere, delle cose che non hanno avuto il giusto rilievo allora le cito e cerco di dargli importanza”.
Poi citi anche Walter White, il protagonista della serie Tv “Breaking Bad” e il dottor Walter Bishop della serie televisiva “Fringe”. Quali sono le tue serie preferite? “Ho citato ‘Breaking Bad’ perchรฉ la serie, confesso, ho finito di guardarla ultimamente. Nell’ultimo anno addirittura. Per questo ho voluto citarla. Anche se sono in ritardo. Ma, in fondo, non รจ mai troppo tardi per scoprire determinate serie. ‘Fringe’, che iniziai a vedere nel mio periodo universitario, รจ stata un’altra serie che ho finito da poco. Sempre in questi mesi. Un’altra serie veramente bella”.
“Devo dire – continua – che le mie serie preferite sono anche quelle un po’ piรน vecchie. Serie che magari erano piรน lunghe e dove si spiegava di piรน nel dettaglio ogni minimo particolare. Oggi invece la tendenza รจ fare meno puntate per ogni stagione”.
“Ho visto – mi spiega – ‘Suburra’ tra le nuove. Ma non posso non citare ‘Lost’, che ha aperto secondo me il mondo delle serie Tv. E’ una serie che ti prende. E proprio tramite ‘Lost’ poi sono arrivato a ‘Fringe’. ‘Fringe’ anche, infatti, nasce da un’idea di J.J. Abrams. Una volta finito ‘Lost’ ho detto, caz*o (le censure sono per colpa di “Google”, ndr) J.J. Abrams che altro ha fatto, e cosรฌ sono andato a vedere ‘Fringe'”.
Poi sempre in “Booriana Soul Groove” dici: “Generazioni nuove, senza rispetto. Ci vedo bene le mie suole sopra al tuo petto”. E’ una stoccata alle nuove leve?
“Sรฌ, anche. Vedo sempre piรน spesso della gente che non porta rispetto. Che dร del vecchio a quello o del fallito a quell’altro. Mi sembra che qui si stiano superando certi limiti. Io sono cresciuto in un’altra maniera. Sono cresciuto portando rispetto anche soltanto a chi aveva un anno piรน di me. Questo รจ quello che mi hanno insegnato da piccolo. Vedo ragazzini di vent’anni che si scagliano contro artisti di trentacinque. Artisti che magari non hanno avuto la carriera da disco d’oro ma hanno avuto una carriera di tutto rispetto, con gavetta seria, con tante esperienze. Se non ci fossero stati questi magari queste nuove leve neanche ci sarebbero state. Si sta superando il limite. Sicuramente mi trovo dalla parte della vecchia scuola dal punto di vista mentale. Senza dubbio. Mi ritrovo piรน lรฌ. Ma questo non vuol dire che non ci siano degli artisti giovani con rispetto. E’ una stoccata. E poi, in fondo, รจ anche la citazione al mondo del wrestling che da ragazzino mi รจ sempre piaciuto. Il doppio calcio sul petto”.
E poi non mi รจ sfuggita un’altra citazione. Una chicca: “Io sono Henrik Larsson…”. Ma รจ l’ex giocatore del Celtic? “Esatto” e ride. Sei un tifoso del Celtic? “Diciamo che lo sono diventato dopo essermi appassionato proprio alla parabola di Larsson. Poi sai come succede. Quando ti appassioni a un calciatore poi ti innamori anche alla squadra dove gioca. Come quando si era piccolini. Poi a me piace il verde. E la loro, per me, รจ una delle maglie piรน belle del mondo. E poi lรฌ, in Scozia, il calcio si vive in una maniera totalmente diversa dalla nostra”.

Tutto un altro sport? “Sรฌ. Assolutamente. Tutta un’altra mentalitร . Veramente fantastico”. E qui si apre il capitolo Larrson. “Io – mi spiega – credo che Larsson sia stato uno dei giocatori piรน sottovalutati della storia”. Lui รจ stato anche al Barcellona no? “Sรฌ. Per quello ti dico. Per farti un esempio. Lui ha giocato tanto al Celtic. Aveva avuto anche un grave infortunio. Poi tornรฒ in campo e diventรฒ subito ‘Scarpa d’oro'”. Poi tutto sembrava tranne che svedese… “Sรฌ, sรฌ, se non ricordo male – continua – lui aveva la madre di Capo Verde. Poi aveva i dreadlocks”.
“La sua prima apparizione a livello internazionale – racconta – fu ai Mondiali del 1994. Lui era giovanissimo. Ma lui fece scalpore e divenne subito un’icona della nazionale svedese. Ammiratissimo anche da Ibra. E Ibra, come sai, non รจ tanto solito nel fare i complimenti agli altri. Ma anche per lui era un’icona. Larsson รจ stato un giocatore umile. Come piace a me. Al servizio della squadra. Tatticamente incredibile. Lui รจ stato apprezzato tanto dai compagni e dalla gente. Io trovo tante similitudini tra il calcio e la musica”.
“Lui – continua – vinse anche la Champions League col Barcellona di Frank Rijkaard. Giocรฒ con Ronaldinho e Eto’o. Nella finale Barcellona-Arsenal, quando tutti alla fine della partita parlavano degli altri campioni, arrivรฒ al microfono Thierry Henry, dell’Arsenal, e disse: ‘Tutti parlate di Ronaldinho, di quello e di quell’altro ma nessuno parla di come ha cambiato la partita Larsson’. Lui, infatti entrรฒ a partita in corso e, se non ricordo male, fornรฌ anche uno o due assist cambiando la partita dal punto di vista tattico”.
“Mi appassiono – racconta ancora – sempre di questi personaggi un po’ nell’ombra. Mi piaceva citarlo nel brano”.
Cambiamo argomento. In “Paracadute” con Emis Killa dici “En?gma sรฌ, perchรฉ entro in crisi ad ogni scelta. Se non apprezzi quello che hai รจ giusto che tu lo perda”. Qui c’รจ l’essenza del tuo nome? “Sรฌ, come giร detto tante altre volte – mi spiega – Assolutamente sรฌ. Non sono uno che รจ troppo fermo. Ci metto un po’ a scegliere”. Allora per entrare nel tema “ombre” parliamo di “Ninjutsu”. Giร in “Eremita”, se non sbaglio, tra l’altro, dicevi: “Il sole spunta, mโeclisso, sparisco, Ninjutsu”. Da dove nasce il riferimento al “Ninjutsu”? “E’ la metafora – mi risponde – di come mi sento all’interno della scena italiana”. Ma lo pratichi?
“No – mi spiega – Io mi appassiono molto a queste discipline ma per ora non le pratico. Mi piacerebbe in futuro. Ma tra una cosa e l’altra, tra musica, palestra, dove faccio funzionale, e calcio la mia settimana รจ… bella occupata”.
“I giorni, purtroppo, sono solo sette. Rischierei… di andare in super allenamento” e ride. “Anche io, nella scena, mi sento come un combattente – continua – a cui piace stare nell’ombra e che colpisce in maniera molto misteriosa. Nel corso di tutto il testo alla fine faccio tutti questi paragoni. Poi, confesso, sono un grande amante di ‘Batman’ e il suo addestramento partรฌ proprio dalla ‘Setta delle Ombre’ dove si insegnavano le tecniche Ninja che poi lui fece sue da bravo… vigilante notturno”.
Ho letto che sei un amico e un grande fan di “Rancore”. Lo hai anche citato in “Cerbero” (“Giro con fare cupo e col rancore come Tarek…”). I fan tuoi e di “Rancore” non fanno che chiedersi: “Quando una collaborazione insieme?” “In realtร giร per quest’album c’era in progetto una collaborazione. Poi ci sono stati problemi di tempistiche e non ce l’abbiamo fatta. Mi sarebbe piaciuta farla con lui e anche con ‘Mezzosangue’. Ma in realtร , a parte loro due, c’erano anche altri feat in programma. Sarebbe dovuto essere un disco ancora piรน denso e grasso dal punto di vista delle collaborazioni”.
“Una scelta del tutto voluta – continua – In passato, in effetti, ho sempre collaborato tanto nei mixtape e magari un po’ meno nei dischi da solista. Perchรฉ mi sembrava giusto prendermi il mio spazio. Negli ultimi due dischi nei brani ero quasi sempre da solo fondamentalmente. Per quest’album invece ho voluto ospitare diverse tipologie di artisti, anche diversi tra loro, per fare un disco vario. Un disco vario anche nelle collaborazioni. E credo di aver azzeccato le accoppiate tra mood, strumentale e artista”.
E sei riuscito a tirare dentro anche “Inoki” (Fabiano Ballarin). Come vi siete incontrati? “Ti spiego prima come entro in contatto con gli artisti”. “Io – mi dice – metto al centro di tutto la musica. Non essendo a Milano capita raramente di incontrarmi con i colleghi. E questo dร anche piรน valore al rispetto che mi danno questi artisti che decidono di collaborare con me. Lavorano con me per il rispetto e la stima che hanno per la mia musica e non certo per le mie capacitร da… PR. Questa รจ una cosa che mi piace veramente tanto. E’ un onore avere la loro stima”. “Con ‘Inoki’ la collaborazione รจ nata in maniera particolare. Avevo fatto una ‘Instagram Stories’ dove chiedevo ai miei fan con chi avrei dovuto collaborare. E all’improvviso avevano nominato ‘Inoki’. A quel punto taggo ‘Inoki’. Che, tra l’altro, personalmente non avevo mai sentito. E lui mi risponde subito in privato e mi chiede: ‘Tu lo faresti?’. Io, naturalmente, gli dico ‘Assolutamente sรฌ. Anche se in passato mi avevi criticato per una vecchia cosa…”.
“Ma lui – mi spiega – era nel suo periodo. Ci siamo chiariti subito. Gli ho detto che per me sarebbe stato un onore. E chi caz*o se ne frega del passato. Poi da lรฌ ci siamo scambiati i numeri e tutto e ci sentiamo spesso. Ci vedremo anche a Milano tra pochi giorni. A ‘Hip Hop Tv’ mi intervisterร proprio lui”.
“Avere lui nel disco รจ una cosa incredibile – continua – Come ‘Tormento’ (Massimiliano Cellamaro, ndr). Io non dimentico che soltanto dieci anni fa li ascoltavo qui in camera. E ora averli nel mio disco รจ un onore assoluto”.
“Io sono l’onda che spezza la calma al faro delle isole Flannan”. Parliamo di queste isole Flannan che citi in “Graal”. Tu parli della storia del “Faro delle isole Flannan” e la scomparsa misteriosa dei tre guardiani. Come ti sei imbattuto in questa storia? “E’ una storia incredibile – mi spiega – Ho citato varie cose misteriose nell’album”. Ma questa รจ una storia proprio da “Lost”… “Sรฌ, esatto. C’รจ un mood misterioso in tutta la canzone. Mi stavo documentando su determinate storie che stavo citando nel pezzo quando ho scoperto questa storia. E’ stato incredibile. A volte sembra quasi che certe storie ti cerchino. Che dicono: ‘Caz*o, citami’. Una storia allucinante che riguarda anche la questione atmosferica. Si arriva alla conclusione che รจ stata un’onda anomala. Ma non sapremo mai se c’รจ stato…. qualcosa di extraterrestre”. E qui ride. “Ma – confessa – non volevo entrare troppo nel soprannaturale”.
In “Ricordami di te”, la canzone con “Tormento”, citi anche l’alluvione che colpรฌ la Sardegna nel 2013: “Ricordi quel silenzio in giro dopo l’alluvione/Capita nel dramma che ritrovi la coesione”. Nell’album c’รจ anche una canzone dal titolo “07026”. Il CAP di Olbia. Senza contare che i tuoi album precedenti sono “Sharadana” (gli antichi guerrieri della Sardegna) e poi “Terranova” (il nome di Olbia in sardo). Tu sei tornato in Sardegna dopo una parentesi milanese.
Qual รจ ora il tuo rapporto con la Sardegna? “Ora sicuramente me la vivo meglio. La vivo da persona piรน matura. Me la vivo da casa mia. A livello pratico รจ diverso. Qui ho la mia dimensione. Faccio tante cose che a livello logistico non potrei fare a Milano per come sono fatto. Ho vissuto a Milano e so cosa posso e cosa non posso fare. Tra musica, palestra e calcio solo per spostarmi a Milano dovrei perdere tanto tempo a livello logistico”. “Qui – continua – prendo il mio motorino, il mio ‘Liberty’ o vado a piedi. Tutto รจ a portata di mano. Cambia anche il rapporto con le persone, con i vecchi amici, con la mia famiglia. Sono cose che sembrano scontate ma vanno coltivate e non vanno tralasciate per non avere rimpianti nel futuro. Sembrano cose, diciamo, ‘old school’ ma รจ sempre importante continuare a essere una bella persona, un buon amico, un buon figlio. Queste per me sono le cose importanti. La mia dimensione comprende anche queste cose”.
“Credo – racconta – di aver dimostrato che questa รจ la mia dimensione ottimale. Ovviamente, come a tutti, mi piace viaggiare e andare in giro ma vivere e avere un punto fermo qui per me รจ importante. Quando stai bene e sereno poi riesci anche a essere produttivo al meglio”. In “Krav Maga” dicevi “Mi sento piรน scrittore e meno rapper”.
La domanda รจ da un milione di dollari. Ora ti senti ancora piรน scrittore? “Sempre – mi risponde – La musica sarร sempre nella mia vita, perรฒ non escludo che se si dovessero aprire altre porte, la scrittura, o anche fare cose radiofoniche, di prendermi delle grosse pause. O magari di vivere la musica in maniera piรน marginale. Si dovessero presentare nuovi stimoli ti confesso che la musica la parcheggerei in favore di altre espressione artistiche. Non ti nego che dopo un po’ questo ambiente, questo business, diventa davvero… poco romantico. E ti porta a dire: ‘Va bene ma… andatevene a fancul*’ (sempre colpa di “Google”, ndr). Comunque… vedremo in futuro”.
P.S. Naturalmente, finita l’intervista, sono andato su “YouTube” a controllare. Ed รจ tutto vero. Larsson entrรฒ al 61ยฐ quando l’Arsenal stava vincendo 1-0 contro il Barcellona. Fu suo l’assist per Eto’o per il pareggio. E fu suo l’assist per Belletti per la vittoria.
La tracklist di “Booriana”:
- Misunderstandingย
- Pensieri nomadiย โ feat. Shade
- Booriana soul groove
- Paracaduteย โ feat.ย Emis Killa
- Ninjutsu
- Miaย โ feat. Ghemon
- Fase Rem
- Apatiaย โ feat.ย Inoki
- Graal
- Ricordami di teย โ feat.ย Claver Gold & Tormento
- Indifesi
- Knock knock outย โ feat. Anagogia
- 07026
Le date del tour:
- venerdรฌ 12 aprile – Ex Magazzini – Roma
- sabato 13 aprile – Legend – Milano
- venerdรฌ 3 maggio – Magazzino 47 – Brescia
- venerdรฌ 10 maggio – UniFight Fest – Firenze
- sabato 11 maggio – Pedro Padova
- sabato 18 maggio – Tropical –ย Porto Torres (SS)
- venerdรฌ 31 maggio – Fabrik – Cagliari
- venerdรฌ 14 giugno – Rap Fest – Chiari (BS)
- sabato 15 giugno –ย secret partyย – Alba (CN)
- giovedรฌ 27 giugno –ย Portofranko Festivalย –ย Castel Bolognese (RA)
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