Ferguson, Pharrel Williams: “Mike Brown era un bullo in cerca di guai”

Ferguson, Pharrel Williams: “Mike Brown era un bullo in cerca di guai”

FERGUSON (MISSOURI, USA) – “Mike Brown era un bullo in cerca di guai”. Così Pharrel Williams, popstar tra le più influenti della musica nera americana, ha rotto il fronte delle proteste sul caso Ferguson, attirando su di sé una valanga di critiche sui social media.

Controcorrente rispetto alle star che si sono schierate al fianco dei manifestanti dopo che il Gran Giurì ha deciso di non incriminare l’agente Darren Wilson, il poliziotto che ad agosto uccise il 18enne di colore Mike Brown, la star di Happy squarcia il velo delle ipocrisie e va dritto al cuore del problema.

Williams si è detto “turbato” dalla sentenza che ha scagionato l’agente Wilson, ma ha anche bollato il comportamento del ragazzo ucciso “da bulletto”. Secondo la pop star, “il dibattito che si è scatenato sulla vicenda ha trascurato le azioni di Brown”.

“Il ragazzo – ha detto Williams – stava camminando in mezzo alla strada quando la polizia gli ha intimato di salire sul marciapiede. Se tu non dai retta a questo avvertimento, subito dopo aver spintonato un negoziante, vuol dire che sei in cerca di guai.

Detto ciò – ha aggiunto – non ci sono scuse per l’utilizzo di un’arma letale contro un ragazzo disarmato e Wilson doveva essere incriminato”.

Commento, questo, che sembra essere stato ignorato dagli utenti di Twitter che subito hanno ricoperto il cantante di critiche. “Williams dice che Brown era un bullo. E quindi? ora siamo legittimati a uccidere i bulli?”, ha scritto un utente. E un altro “con questa frase Williams ha perso definitivamente la sua black card”.

Non è la prima volta che la star del pop si lascia andare a commenti controversi su temi razziali. In un’intervista con Oprah Winfrey lo scorso anno Williams aveva sollevato un altro polverone per aver sostenuto che “noi nuovi neri non biasimiamo altre razze per i nostri problemi”.

Published by
Daniela Lauria