Siamo giunti alla quarta serata del Festival di Sanremo, sessantesima edizione. Seguite in diretta live quel che succede sul palco e anche i retroscena.
Ore 00.32
I Tokio Hotel irrompono sul palco dell’Ariston per la gioia delle giovani fans, alcune presenti all’interno del teatro.
Ore 00.24
Il papà di Tony Maiello non ce l’ha fatta ad aspettare per abbracciare il figlio vincitore della sezione Nuova generazione ed ha fatto irruzione sul palco da dietrole quinte mentre il cantante rieseguiva il brano vincitore dopo l’annuncio della vittoria.
Ore 00.15
Tony Maiello vince il Festival di Sanremo giovani.
Ore 23.56
Nina Zilli finalmente ha portato un bel sapore black al festival. Sicura grazie all’esperienza fatta nei club e nei concerti, la Zilli canta pensando alle grandi voci della Stax e della Motown con una presenza scenica di grande effetto. In più «L’uomo che amava le donne» è ispirata al capolavoro di Truffaut. Prima di lei, si è esibito Luca Marino, terzo Giovane in gara, un piccolo cantautore che, come molti della nuova generazione, sembrano un pò avviliti. Come la sua canzone «Non mi dai pace».
Ore 23.30
Noemi, bella voce ma performance incerta, ha cantato «Briciole» dividendo il palco con la performance tra danza e mimo dei Kataklo. Fabrizio Moro ha trascinato Jarabe De Palo in un clima tra reggae e hip hop con la complicità di Jad, ex Articolo 31, in «Non è una canzone». Finale con Povia e Marco Masini che hanno proposto in versione semi acustica «La verità », coinvolgendo Bettina Bernardi, ballerina-bambina.
Ore 23.11
Per la prima volta Arisa si è mostrata al pubblico senza occhiali: aveva in testa una bombetta molto jazz per la versione dixieland di Malamorenò suonata con la band di Lino Patruno, il veterano del jazz tradizionale. Enrico Ruggeri ha invece rinforcato gli occhiali con le lenti scure e la montatura bianca dei suoi esordi: d’altra parte stasera c’era la reunion con i Decibel e «La notte della fate» si è arricchita dell’introduzione di Contessa e di una bella dose di rock. Prima di loro, Valerio Scanu e Alessandra Amoroso, il duo talent di Amici campioni del televoto e della melodia furbacchiona.
Ore 22.39
Sanremo ha avuto anche la sua superstar. Jennifer Lopez è arrivata all’Ariston cantando in playback ‘What is love’ con inevitabile coreografia di ballerini. Poi nell’intervista con Antonella Clerici ci ha rivelato che i suoi figli cresceranno come lei che è nata nel Bronx e che per venire al festival ha affittato un piano del migliore hotel di Montecarlo, che «più che il corpo conta quello che si ha dentro», che per essere sani bisogna ballare due o tre volte a settimana, che «essere sexy» naturalmente non dipende «dalle misure», che il suo celebratissimo lato «b» e le sue gambe non sono assicurate. Lasciate queste perle di saggezza si è congedata: tornerà più tardi per un medley dei suoi hit.
Ore 22.15
Marcello Lippi, Ct della Nazionale di calcio, ha portato un pò di scompiglio nel Festival di Sanremo. Chiamato all’Ariston come «padrino» del trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici, Lippi non ha rispettato il regolamento del Festival che non consente agli artisti in gara di parlare durante l’esibizione. In realtà il Ct non era coinvolto direttamente nell’esecuzione ma si è limitato a fare un discorso introduttivo sul brano, che è indirizzato agli italiani all’estero, e ha colto l’occasione per ricordare Franco Ballerini, Ct della Nazionale di ciclismo morto nelle scorse settimane per un incidente in un rally. La presenza di Lippi ha dato la possibilità di utilizzare come scenografia dell’esecuzione le immagini del trionfo della Nazionale di calcio ai Mondiali in Germania. Antonella Clerici è sembrata un pò in difficoltà di fronte all’intervento non canonico di Lippi, mentre il pubblico in teatro ha più volte rumoreggiato fin da prima dell’ingresso in scena del trio.
Ore 21.36
Con la musica di Bob Sinclar, uno del dj più famosi del mondo, il Festival di Sanremo è andato in discoteca. Un’apertura all’insegna della dance con «World Hold on», uno degli hit Sinclair, con il vocalist Tim Edwards la quarta puntata ha aperto al Festival le porte della dance più aggiornata. A portare una parentesi di comicità Johnny Groove, il personaggio che ha reso popolare Giovanni Vernia a «Zelig». Poi l’inizio della gara che stasera decreterà il vincitore del girone giovani.
Ore 20.21
Azzurro mare è il colore degli abiti che lo stilista romano Gai Mattiolo ha realizzato per questa sera per la conduttrice del festival di Sanremo Antonella Clerici. E non solo. La star Jennifer Lopez, sbarcata a Montecarlo con una decina di bauli di abiti, seguiti dalle proposte arrivate nella suite dell’albergo di vari stilisti, tra i quali Dolce & Gabbana, sembra che abbia richiesto a Gai Mattiolo tre mantelle di cui ha bisogno per la performance che terrà questa sera al teatro Ariston. Una nera, una rosa e una azzurra. «Non è detto che le indossi – spiega lo stilista – e soprattutto non so quale colore sceglierà . Certo me le ha chieste e io non ho detto no». «Antonella per questa sera – anticipa Mattiolo – ha scelto il colore azzurro mare, in omaggio a Sanremo. Aprirà con un abito corto, un tubino monospalla, ricamato con paillettes disposte ad onde, in tredici tonalità di azzurro. La manica azzurra è tutta ricamata». La conduttrice questa sera dovrebbe esibirsi in un altro balletto perchè allo stilista sfugge che «poi Antonella indosserà un costume di scena per una performance di danza». Infine Clerici indosserà l’abito lungo, molto prezioso anche stavolta, perchè tutto ricamato con cristalli azzurri. Le maniche corte formeranno sulle spalle una sorta di mantella.
Ore 19.13
«È più facile affrontare i calciatori che i cantanti, anche se qualcuno non è un cantante vero», dice Marcello Lippi con un sorriso complice rivolto a Emanuele Filiberto. Il ct campione del mondo stasera salirà sul palco del Festival di Sanremo come ospite del trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici. «In questo mio arrivo non c’è nessuna regia occulta, stamattina ho letto sui giornali che avevo dato buca al festival o altre ipotesi fantasiose. Mi sembra di capire che anche chi si occupa di musica faccia come quelli che parlano di sport, c’è sempre qualcosa da inventare».