Festival di Sanremo, pagelle giovani: la canzone più brutta? E' "Carlo"

SANREMO, 16 FEB – Tutti al limite della sufficienza i giovani che si sono esibiti stasera. Sono rimasti in finale Alessandro Casillo, Io ho sempre voglia, Erica Mou e Marco Guazzone.

ALESSANDRO CASILLO – E' vero 5 – Alessandro ha 15 anni, ha partecipato a Io canto e ha già un gran seguito di ragazzine. La sua è una canzoncina, cantata bloccato dall'emozione con una vocina.

GIORDANA ANGI – Incognita Poesia 6 – Ha 18 anni, una bella sfrontatezza, è partita senza un contratto discografico e ha un brano non banale. Peccato per la tendenza a ricercare i birignao di Giusy Ferreri.

IO HO SEMPRE VOGLIA – Incredibile 6 ½ – E' una canzone con una sua orecchiabilità, una struttura non scontata, anche se non si tratta di un colpo di genio.

CELESTE GAIA – Carlo 4 – Si fa un po' fatica a pensare che questa canzone sia uno dei migliori prodotti della giovane creatività italiana. Se è così vien da pensare: aridatece i bamboccioni.

ERICA MOU – Nella vasca da bagno del tempo – 6 – Erica Mou è un giovane talento che cerca l'originalità in una chiave intimistica. Non ha una canzone di presa immediata, ma Erica ha già iniziato un percorso professionale.

BIDIEL – Sono un errore 6 – Il cantante della band è Brando Madonia, figlio di Luca, fondatore dei Denovo. E l'influenza della musica di papà si ascolta in questa canzone in cui si ritrova gli echi del sound catanese.

MARCO GUAZZONE – Guasto 7 – E' stiloso, ha fatto esperienza in Inghilterra e si sente. Il brano è interessante, con qualche eco di Rufus Wainwright.

GIULIA ANANIA – La mail che non ti ho scritto 6 – Giulia Anania è sicura e ha grinta. Mostrare qualità con un brano così sanremese non è facile.

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Emiliano Condò