ROMA – Franco Califano è ancora senza tomba. Il cantante nelle sue ultime volontà aveva chiesto di essere seppellito nel cimitero di Ardea, in provincia di Roma, ma a quattro mesi dalla morte per questioni burocratiche la sua tomba ancora non è arrivata. Il sindaco del Comune di Ardea, Luca Di Fiori, spiega che il contratto da 25mila euro per la realizzazione della tomba con la Tac srl, che gestisce i soldi del cantante, è stato firmato solo una settimana fa.
Fabio Tonacci su La Repubblica scrive:
“La sepoltura sembrava cosa fatta, giusto il tempo per firmare qualche carta, fare i lavori nel cimitero e il Califfo avrebbe avuto la sua tomba: vicina a un olivo, discreta, di cemento ma con una lapide in marmo, profonda 3 metri e mezzo per 8 posti, dove essere seppellito col fratello e con il nipote. Con un’incisione: «Non escludo il ritorno». Nel frattempo la salma è stata messa nel fornetto del cimitero di Ardea”.
Il sindaco Di Fiori ha dichiarato a Repubblica:
“«Ci sono stati dei problemi di soldi — sostiene il sindaco Di Fiori — ho dovuto aspettare che la Tac incassasse i proventi di una polizza fideiussoria, stipulata dall’artista, prima di scrivere l’ordinanza di permesso». Il regolamento comunale, infatti, prevede che chi non è cittadino di Ardea non possa essere seppellito qui. Quindi serviva un’ordinanza di deroga, emessa a metà giugno, quando il sindaco ha avuto le necessarie garanzie”.
Una versione diversa quella fornita dall’avvocato Marcacci della Tac srl:
“«La Tac aveva i soldi fin dal giorno del funerale. Dunque l’ordinanza poteva essere fatta prima». E quella colletta tra gli amici di Califano, di cui si era parlato proprio per la sepoltura? «Sciocchezze, nessuna colletta. E basta polemiche, l’importante è che questa tomba si faccia»”.
Ora che il contratto è stato siglato, tra un mese e mezzo Califano potrebbe avere la sua tomba, che forse sarà pronta proprio per il compleanno del cantante, che il 14 settembre avrebbe compiuto 75 anni.