I nuovi Red Hot Chili Peppers ripartono da Colonia

COLONIA, 8 OTT – ''Adoro il vostro stile, il buon cibo, l'architettura, Leonardo da Vinci. La politica italiana? Cerco di stare lontano dalla politica, il mio lavoro e' la musica. L'unica cosa che vi manca sono le onde. Se ci fossero anche quelle verrei a vivere in Italia''. E' rilassato e loquace Anthony Kiedis, leader dei Red Hot Chili Peppers e appassionato surfista, pochi minuti prima di salire sul palco della Lanxess Arena di Colonia, prima tappa europea del tour mondiale.

''Il mio artista preferito e' Cy Twombly, americano ma morto proprio in Italia'', sottolinea il carismatico frontman della band californiana da 60 milioni di dischi e 6 Grammy, tornata sulla scena musicale a cinque anni da Stadium Arcadium. I'm with you – balzato subito in vetta alle classifiche , in Italia e' disco di platino – e' il primo album registrato con Josh Klinghoffer, il chitarrista di 31 anni che ha preso il posto lasciato due anni fa da John Frusciante. ''E' un ragazzo adorabile – dice di lui il batterista Chad Smith – Sta crescendo, sta migliorando sempre di piu''.

Gli occhi erano tutti puntati su di lui, ieri sera, nella Lanxess Arena gremita di 16 mila giovani fan. Novanta minuti di show e 18 pezzi in scaletta – da Californication a Blood Sugar Sex, passando per By the way e Factory of Faith , oltre a una cover di Higher Ground di Stevie Wonder. Il tutto condito con effetti di luci e scenografici molto sofisticati e di grande impatto ed energia. Cinque grandi schermi sospesi sul palco, tre dietro alla band, si trasformano in gigantesche tapparelle sulle quali vengono proiettate immagini del concerto ma anche le icone del controverso Damien Hirst, uno dei piu' quotati artisti viventi e autore anche della cover di 'I'm with you'. E poi stelle, uccelli, numeri, segni grafici, laser.

Quando arriva Californication gli schermi si popolano di migliaia di pillole e pastiglie colorate che danzano nel vuoto, raggiunte poi da bisturi e medicinali che promettono giovinezza, bellezza, felicita'. E quando arriva l'ultimo brano, Give it away, e' un'esplosione di occhi, nasi, bocche, volti e gesti quotidiani ripetuti all'infinito.

Sono arrivati in una piovosa Germania dal Sudamerica. ''Erano nove anni che mancavamo – dice Chad Smith poco prima del concerto – In Argentina sono impazziti, a Buenos Aires abbiamo suonato per 60 mila persone'', aggiunge il batterista, che tra l'altro svela l'uscita del nuovo singolo, Monarchy of Roses, a fine ottobre. ''Abbiamo anche girato il videoclip, a Los Angeles''.. Ed e' proprio Monarchy of Roses ad aprire il primo show europeo, che sbarchera' in Italia a dicembre: il 10 a Torino e l'11 a Milano.

Capelli a caschetto sfumati sulla nuca, baffi, jeans neri e canotta bianca (che poi si togliera' restando a torso nudo), cappellino da baseball con la scritta 'Off', Anthony Kiedis, grande intrattenitore dall'indiscutibile presenza scenica, non riesce a dare il massimo. ''Solo 24 ore fa ero in un angolo vomitando qualsiasi cosa'', racconta ai fan adoranti a meta' concerto. La scaletta (e' sempre Kiedis a scriverla, a mano, prima di andare in scena) prevede diversi momenti in cui Josh e il bassista Flea – capelli viola, torso nudo anche lui, instancabile e ipnotico – si uniscono in lunghi duetti che accendono la platea tedesca. Anche se in alcuni momenti i 'nuovi' RHCP sembrano ancora alla ricerca di un'identita'.

''Non si tratta di un concept show – spiega Anthony – Abbiamo ridisegnato tutto su Josh. Ci sono grandi cambiamenti. La nostra chimica – conclude – e' rivoluzionata''. Il che, alla soglia dei cinquant'anni e con trent'anni di successi alle spalle, e' una sfida non da poco.

Published by
Lorenzo Briotti