Rolling Stones, Broiwn Sugar non verrà più eseguita dal vivo (Ansa)
I Rolling Stones ripudiano “Brown Sugar”, non la suoneranno più. Dopo 50 anni i Rolling Stones mandano in pensione “Brown Sugar” perché le parole descrivono gli orrori della schiavitù. Non quindi per il riferimento non casuale all’eroina, appunto chiamata anche brown sugar.
La band non ha incluso il brano del 1971 nel tour “No Filter” in corso negli Stati Uniti e adesso Keith Richards ha confermato al ‘Los Angeles Times‘ che il classico del blues è stato rimosso dalle scalette.
“Brown Sugar” era finora al secondo posto tra le canzoni degli Stones più portate sul palco dalla band. La bellezza di 1.136 volte (la più suonata è “Jumping Jack Flash”). Secondo la rivista ‘Rolling Stone’ sarebbe stata suonata l’ultima volta a Miami il 30 agosto 2019.
Il brano, di trascinante e ipnotica bellezza, sembra essere stato per lo più malinteso e tutt’al più equivocato dal grande pubblico. Il testo – si dice ispirato da una fidanzata di Jagger – mescola temi problematici come appunto schiavitù, dipendenza da droghe pesanti, sadismo, violenza di genere.
Nel 1995, intervistato da Rolling Stone, Jagger si mostrò già sufficientemente pentito, e comunque non più a suo agio con quella canzone. “Non scriverei mai quella canzone ora. Probabilmente mi censurerei. Penserei, ‘Oh Dio, non posso. Devo fermarmi’. Dio sa di cosa sto parlando in quella canzone. È un tale miscuglio. Tutti gli argomenti sgradevoli in un colpo solo”.