Usa, condanna da 1,5 milioni di dollari per il dowload di musica da Internet

Una donna del Minnesota è stata condannata oggi a pagare 1,5 milioni di dollari per aver scaricato illegalmente 24 brani musicali da Internet, attraverso un servizio di file-sharing denominato Kazaa.

Jammie Thomas-Rasset, che aveva già subito analoga condanna nel luglio di un anno fa e aveva presentato appello, è stata riconosciuta colpevole di violazione della proprietà intellettuale e dovrà per questo pagare 62.500 dollari per ognuna delle 24 canzoni scaricate.

La Recording Industry Association of America (RIAA), l’organismo che rappresenta l’industria discografica americana, si è detta soddisfatta della sentenza, che rappresenta a suo avviso un ”riconoscimento chiaro” della colpevolezza della donna. ”Speriamo che vada finalmente ad accettare la responsabilità dei suoi atti”.

La donna era stata condannata una prima volta nel 2007. Il processo era stato in un primo tempo annullato, poi era ripreso e nel luglio dello scorso anno Jammie Thomas-Rasset era stata condannata al pagamento di complessivi 1,92 milioni di dollari in diritti d’autore e copyright a sei società discografiche: Capitol Records, Sony BMG Music, Arista Records, Interscope Records, Warner Bros. Records et UMG Recordings.

Altre cause analoghe sono state avviate negli Stat Uniti, e in genere si sono concluse con un accordo per cui coloro che avevano scaricato da Internet hanno accettato di pagare un rimborso compreso tra i 3.000 e i 5.000 dollari. Jammie Thomas-Rasset è la prima ad essersi sempre rifiutata di pagare.

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Maria Elena Perrero