Fenomenologia di Justin Bieber, ecco perché le uova di Sydney non sporcano il ragazzo dalla faccia pulita

Justin Bieber

ROMA – Lo chiamano il “ragazzo dalla faccia pulita”, il mito delle adolescenti e il fenomeno canadese, eppure Justin Bieber è stato bombardato di uova in faccia.

Sul palco dell’Acer Arena di Sydney gli sono finite addosso ben sei uova, ma lui -impassibile- non ha smesso di cantare: insomma the show must go on e l’enfant prodige Justin lo sa bene.

Nato il primo marzo 1994, Bieber è l’idolo della sua generazione, anzi di una fetta rigorosamente al femminile che lo segue in ogni suo concerto. L’episodio australiano consola però chi da mesi si chiede perché il ragazzino sia così amato e sia diventato praticamente un cult in pochissimo tempo.

Adesso che è pure arrivato nelle sale cinematografiche con il suo Never Say Never le sue fan, tutte piccolissime visto che hanno tra gli 8 e i 14, sono letteralmente impazzite. Per loro infatti quelle sei uova arrivate sul palco sono da liquidare come una bravata di qualcuno che non capisce il loro mito.

Sono decine di migliaia le soldatesse di Justin che affollano tutti i suoi concerti e c’è chi giura che il cantante abbia tutto questo successo proprio perché è vicino a loro e proprio come con Simon Le Bon sperano di essere tutte potenziali fidanzate. La forza di Bieber è proprio quella di sembrare raggiungibile, di apparire come uno di loro, uno che ce l’ha fatta a sfondare.

A 17 anni al suo profilo Facebook ufficiale si sono iscritti la bellezza di 25 milioni e 900 mila fan e quindi quelle sei uova a Sydney sporcano ben poco l’immagine del ragazzo dalla faccia pulita che si è tuffato nel mondo dello show biz cavalcando l’onda di Youtube con le cover di Usher, Chris Brown, Stevie Wonder e Justin Timberlake.

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luiss_smorgana