«Io incinta? Se lo fossi lo griderei al mondo. Mi dispiace, però non lo sono». Laura Pausini parla in esclusiva con «A» in edicola da domani. «Adesso sono stanca e sto decidendo di non viaggiare per un anno -dice la cantante – Poi mi rendo conto che devo capire le cose della vita normale, come stare dietro una casa, alle faccende di una casa. Come pagare una bolletta, andare in banca. Una volta andava bene, adesso mi dà fastidio non saperle. Mi fa strano che a 35 anni devo chiedere cos’è l’Ici, io non so cos’è».
Poi la Pausini prosegue: «Il matrimonio? Purtroppo non potrò sposarmi in chiesa, mi auguro che comunque ci sia un altare ad aspettarmi. Ma non è imminente. Intanto siamo molto felici – spiega l’artista- ci basta la nostra casa come altare, è già come se fossimo sposati».
Noi, sarebbero lei e Paolo Carta, musicista, di dieci anni più vecchio, con due figli e un matrimonio alle spalle, con cui Laura sta da quattro anni. Fortuna che c’è Internet, continua Laura Pausini: «Posso vedere tutti i giornali anche quando sono in tour. Se leggessi solo quelli stranieri non potrei dire che l’Italia è rappresentata bene -conclude la Pausini-. Si parla solo delle abitudini sessuali dei nostri politici. Siamo considerati leggeri, stupidi, impegnati a pensare solo al cibo, al sesso. E io mi sono sentita parecchio offesa da alcuni articoli che ho letto».