NEW YORK – Salvatore Licitra ''era un tenore dotato di una voce forte'', una ''figura solare'': il Washington Post rende omaggio all'artista, morto oggi all'eta' di 43 anni in seguito ad un incidente stradale avvenuto nove giorni fa in Sicilia, e ne ricorda ''l'irruzione sulla scena negli Stati Uniti'', quando ''all'ultimo minuto sostitui' Luciano Pavarotti in quella che doveva essere la sua ultima performance della Tosca al Metropolitan, nel 2002''.
Ma prima di allora, scrive la critica di musica classica di punta del giornale, Anne Midgette, Licitra aveva gia' ''avuto una ascesa stellare in Italia, con il suo debutto alla Scala nel 1999, con 'La forza del Destino'''.
La Midgette ricorda anche un'intervista che Licitra le rilascio' a maggio via Skype dal Giappone, ''nel pieno della notte''. ''In quello che era il suo inglese caldo e stentato, disse: 'Mi piace dire che solo la carriera puo' parlare di un tenore. Se un tenore puo' parlare della sua carriera per tre, quattro, cinque anni e basta, vuol dire che forse ha fatto qualche errore. Ma una carriera che puo' parlare di 20 o 25 anni e' qualcosa. Io ne ho gia' 13. Il mio progetto e' di continuare, provando ad imitare Domingo e Pavarotti: una lunga carriera'. Sfortunatamente – conclude la giornalista – questo sogno e' stato infranto''.
