Luciano Ligabue è nato a Correggio, in Emilia, ma la Sardegna è un po’ la sua seconda casa. Ci viene in vacanza tutti gli anni e più volte all’anno. Nessuna meraviglia quindi che abbia accettato la proposta del suo manager e di suo fratello (che la casa in Sardegna ce l’hanno davvero) di fare nell’isola, il 7 agosto a Oristano, una tappa del Tour Stadi 2010. Non desta meraviglia dunque che abbia accettato di partecipare, cosa che i divi del rock di solito non fanno, alla conferenza stampa di presentazione di quello che secondo lui sarà un evento speciale. Primo perché non si farà come tutti gli altri in uno stadio, ma in un aeroporto, quello oristanese di Fenosu aperto al traffico commerciale solo da pochi giorni.
Secondo, perché il suo concerto, che sarà lo stesso di Roma e di Milano, sarà però preceduto dall’Ichnusa LiveFest, una passerella di gruppi musicali sardi che suoneranno sul suo stesso mega palco di 57 metri. Cose che non succedono tutti i giorni. “Ma ci sembrava importante – ha detto Luciano – dare l’occasione a chi fa musica in Sardegna di suonare in un contesto che speriamo sia speciale e ci faceva piacere fare circolare il più possibile questa informazione”.
Preoccupazione forse inutile, visto che le prevendite viaggiano col vento in poppa. I biglietti venduti sono già 350 mila, hanno spiegato gli organizzatori, e che per due tappe, quella inaugurale del 9 luglio all’Olimpico di Roma, e quella del 16 luglio allo stadio di San Siro a Milano, è già tutto esaurito. E col vento in poppa viaggia anche “Arrivederci Mostro”, l’album che sarà un po’ la colonna sonora del concerto e che da tre settimane è al primo posto nella classifica dei più venduti.
Nel concerto, ha spiegato Luciano Ligabue, “ci sarà tantissimo Arrivederci Mostro, quasi tutto l’album, è una cosa anche un po’ azzardata perché è un disco che ha la sua complessità. Ma mi piace così tanto che ho voglia di proporne tanto e voglio vedere l’effetto che fa a sentirlo suonare dal vivo”. In ogni caso, i fan possono stare tranquilli. Nel concerto ci sarà spazio anche per i grandi successi del passato, quelli che lo hanno consacrato tra i miti del rock italiano. Al concerto di Oristano, gli organizzatori attendono almeno venti, venticinquemila persone. E lo spazio per accoglierle comodamente tutte e anche di più all’aeroporto di Fenosu c’é. E con il megapalco da 57 metri e i 450 metri quadri di schermo video (cosa che nessun’altra produzione pare possa vantare in Italia) che rimanderanno in diretta le immagini del concerto tutti potranno cogliere ogni dettaglio dello spettacolo.