Loredana Daniele: “Il mio disco per zio Pino”

Loredana Daniele

NAPOLI – Un disco per Pino Daniele. Glielo dedica la nipote Loredana, 29 anni, figlia di Carmine. Nove brani pop, di cui due in napoletano, intitolato semplicemente ‘Loredana Daniele‘. “E’ arrivato il grande giorno, spero che tu mi sia accanto, come in questa foto”, ha scritto su Facebook insieme ad una foto di lei bambina accanto alla zio alla chitarra. Un’immagine familiare, affettuosa, così come le più recenti pubblicate sul suo profilo, tra sorrisi e abbracci forti.

“Sono ancora più orgogliosa del cognome che porto, forse ne sento maggiormente la responsabilità. Pino farà sempre più parte della mia vita e voglio omaggiarlo il più possibile”, ha detto sul palco della alla Domus Ars della Chiesa San Francesco delle Monache dopo aver reinterpretato ‘Quando’.

Poi un ricordo. “Lo zio mi prendeva in giro da bambina, diceva che ‘lo scarrafone’ era dedicato a me…”. Sul palco anche papà Carmine sorride.

“Quando gli parlai dei miei progetti aveva promesso di scrivermi una canzone e invece l’ho fatto io per lui” dice Loredana proponendo una brano non ancora inciso (‘E mane’) che commuove tutti. Il ‘suo’ disco, su etichetta Graf, era stata anticipato ‘on air’ a dicembre dal singolo “Campamme ppe’ ammore”.

Poi la presentazione era stata rimandata per il lutto e Loredana dinanzi ai microfoni si era trovata non per cantare ma per far da portavoce alla ‘famiglia napoletana’ di Pino, fino all’organizzazione del doppio funerale, un lungo addio alla città terminato solo lo scorso fine settimana quando il figlio Alessandro ha ritirato le ceneri dell’artista esposte al Maschio angioino per portarle in Toscana. Tanti gli amici del quartiere che non potevano mancare allo ‘show case’, per i familiari l’occasione di abbracciarsi, questa volta per una festa, presentata da Gianni Simioli.

“Questo album è un progetto al quale ho lavorato per un anno, che racconta tutta me stessa, la mie paure e la mia inesperienza” dice Loredana, cresciuta respirando in casa musica e poi nei concorsi canori, fino allo scorso Festival di Napoli con “‘E che ffà”. Nei suoi testi, che cantano i sentimenti e l’amore per la città, anche temi come la violenza sulle donne e la depressione. Al termine dal palco l’appello per finanziare il viaggio in Albania di Carmine Balzano, figlio del camionista napoletano morto a fine dicembre durante l‘incendio del traghetto Norman Atlantic. 

 

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Maria Elena Perrero