ROMA, 4 MAR – Sull'eredita' di Lucio Dalla non ci sono ''misteri'' ne' ''attriti'' nella sua famiglia, cioe' il suo staff e i parenti piu' lontani: lo dice all'ANSA il legale di fiducia del cantante, Eugenio D'Andrea, sottolineando che di tali questioni ci si occupera' ''nei prossimi giorni'' e dicendosi ''certo che faremo la Fondazione cui Lucio teneva''.
''In merito a tutto cio' che si sta scrivendo e dicendo circa l'eredita' di Lucio Dalla ed avendo preso atto che il mio nome viene spesso menzionato a tale riguardo – spiega il legale di Dalla – ritengo doveroso chiarire la vicenda, almeno dal mio punto di vista e per quanto mi e' dato sapere. Non mi risulta esistano misteri, cassaforti senza chiavi e che ci siano attriti nella famiglia di Lucio e come tale intendo quella di cui tanto si e' scritto in questi giorni e cioe' quella composta da una cerchia molto ristretta – di cui ho avuto la fortuna di fare parte – di suoi amici, consulenti e collaboratori nonche' quella di parenti piu' lontani''.
''Nella vita di Lucio – continua D'Andrea – non esisteva una netta separazione fra lavoro ed affetti ed amicizia, Lucio non ha mai scelto consulenti e collaboratori instaurando un rapporto netto con il piglio puramente professionale: avvocato, manager, ufficio stampa, assistente personale, amministratori delle sue societa', tutti rapporti di lunga durata e nei quali si finiva per essere anche i suoi amici e parenti. Impossibile parlare con Lucio di clausole contrattuali se non si divideva con lui anche una quotidiana chiacchierata mattutina, una giornata di mare, una visita ad un museo. Dico questo solo per far comprendere che in questi giorni e per i motivi di cui sopra nessuno dei suoi consulenti e' riuscito a rimanere freddo ed impassibile, professionale e lucido come nella norma forse dovrebbe avvenire. Tutti noi siamo stati sommersi dal dolore, ci siamo trovati a piangere come bimbi ad ogni abbraccio che ci siamo dati e su ogni nota delle sue canzoni, spiazzati ed increduli, tutti noi che Lucio aveva fatto diventare la sua famiglia non avendone una sua e lo diceva sempre in ogni occasione anche dedicandoci le sue preghiere''. ''In questo clima – sottolinea ancora l'avvocato di fiducia di Lucio Dalla – eredita' e testamento non hanno trovato spazio fino ad ora dal momento che ancora peraltro si era intenti ad organizzare tutte le formalita' necessarie per un evento molto complesso da affrontare e tutto cio' in un clima di grande commozione che ci ha davvero messo a dura prova. Per il ruolo da me ricoperto in questi lunghi anni come suo legale di fiducia, ritengo di avere l'obbligo di agire nel modo migliore per preservare il patrimonio artistico che ci lascia avendo tutti gli strumenti per farlo e le necessarie informazioni''.
''Nei prossimi giorni, dopo aver salutato Lucio, ci occuperemo di questi aspetti, ci riuniremo ed prenderemo serenamente tutte le decisioni e sono certo che faremo la Fondazione cui Lucio teneva perche' e' un atto dovuto nei suoi riguardi e nei riguardi di tutti quelli che lo hanno amato e continueranno a farlo ascoltando le sue canzoni – conclude – per tutelare anche in futuro la sua eredita' artistica, culturale e poetica''.