CITTA' DEL VATICANO – ''Una fede spontanea, in una vita che e' sempre stata molto movimentata, anche un po' anarchica. Cosi' come aveva una sensibilita' musicale, aveva anche una sensibilita' religiosa che gli faceva sentire la presenza di Dio nella natura e la presenza di Dio nella sua vita''.
Ricorda cosi' Lucio Dalla padre Giovanni Bertuzzi, religioso domenicano, direttore del centro S. Domenico di Bologna. E' stato proprio del centro bolognese, racconta padre Bertuzzi ai microfoni di Radio vaticana, che Dalla compose ''Caro amico ti scrivo''.
''Non aveva alcuna riservatezza o altezzosita' per quello che era, un cantante famoso; quello che mi ha sempre colpito – riferisce padre Bertuzzi – e' stata la sua semplicita' e la sua umilta'. Per esempio padre Michele Casali, che è stato il fondatore del Centro San Domenico, che adesso io dirigo, mi diceva che la famosa canzone 'Caro amico ti scrivo' l'aveva composta con lui in parlatorio: era andato a parlare con lui, perché si vedevano molto spesso… praticamente l'ha composta insieme a questo mio confratello!''.
''Quando era a Bologna, – continua il racconto del religioso – veniva sempre qui da noi, a Messa, ed era vicino anche a diversi domenicani. Lo abbiamo quindi sempre avuto vicino. Partecipava anche ad una missione popolare della nostra comunita', perche' sentiva l'appartenenza non solo come cristiano ma anche come cattolico e veniva qui a vivere i Sacramenti nella nostra chiesa''.
La Radio vaticana rimanda oggi in onda anche una intervista a Lucio Dalla in cui nel 2000 il cantante parlava con don Vito Magno del proprio rapporto con la fede.