LOS ANGELES, 28 SET – Il processo a Conrad Murray, il medico accusato di aver provocato la morte di Michael Jackson, è giunto al suo secondo giorno.
Dopo la fase delle requisitorie dell'accusa e l'arringa della difesa sono cominciati a sfilare i primi testi.
Kenny Ortega, il regista degli spettacoli che Jackson avrebbe dovuto tenere a Londra, e che ha dichiarato che pochi giorni prima di morire il cantante stava così male durante le prove che lui stesso gli ha fornito una coperta e del cibo per cercare di farlo star meglio, il produttore della società che organizzava gli spettacoli Paul Gongaware, e Kathy Jorrie, l'avvocato che ha redatto il contratto da 150 mila dollari al mese, che Michael Jackson aveva accettato di pagare al Dottor Conrad Murray per la sua assistenza medica durante i concerti.
Mentre il processo entra nel vivo quello che, del primo giorno, rimane nella mente dei giurati e del pubblico sono le immagini di Michael Jackson sdraiato in una barella, il giorno della sua morte e la sua voce, registrata pochi giorni prima il tragico incidente, sullo stesso telefono iphone del Dottore Murray.
Quella voce, chiaramente di una persona drogata, ora sta circolando in tutti i socialmedia, televisioni e siti internet. Se lo scopo dell'accusa, che l'ha fatta ascoltare nella fase della requisitoria iniziale era di colpire l'opinione pubblica, è stato raggiunto.
Da parte sua, la difesa, nel suo discorso iniziale e nelle domande che ha posto ai testi, sta cercando di dimostrare non solo la professionalità dell'imputato ma anche il fatto che non è stato il Dottor Murray a somministrare la dose letale di anestetico che uccise Jackson, ma che fu lo stesso cantante, nel momento in cui il dottore gli nego' quello che secondo Jackson era l'unico medicinale che riusciva a farlo dormire, che decise di assumerlo da solo, per bocca. ''Dimostreremo che il cantante era frustrato perche' non poteva dormire e il dottor Murray gli aveva negato il suo medicinale preferito il Propofol. Dimostreremo che quando Murray ha lasciato la stanza Jackson ha assunto, senza informare il dottore, il Propofol, bevendolo da solo, un' azione che ha creato nel suo corpo una tempesta perfetta, in commistione con i medicinali che Murray gli aveva somministrato in precedenza per combattere l'insonnia. Jackson e' morto cosi' rapidamente da non avere nemmeno il tempo di chiudere gli occhi''. Il processo, alla corte di giustizia di Downtown Los Angeles, potrebbe durare cinque settimane. Murray rischia di dover scontare quattro anni in prigione se giudicato colpevole.
