Musica, Ligabue: "In scena finché avrò forza"

CAMPOVOLO (REGGIO EMILIA), 16 LUG – ''Dopo stasera stacco un po' la spina: staro' due o tre mesi in vacanza, un mese a casa, poi gia' so che mi riprendera' la smania e ricomincero' a pensare a cosa fare di nuovo. Di fronte al mio successo provo due sentimenti: da una parte la gratitudine verso chi mi da' il successo dall'altra la paura di non essere all'altezza di un amore simile. Come faccio per esempio a ricambiare quei 50 ragazzi che si sono accampati qui una settimana fa, stando in un prato in mezzo alle zanzare? L'unico modo che ho e' alzare l'asticella della mia creativita'''.

Luciano Ligabue parla a poche ore dall'inizio di Campovolo 2.0, il mega concerto che ha richiamato nell'aeroporto vicino Reggio Emila 120 mila fan. Una festa che dura tre giorni, come se fosse un festival, spiegano Claudio Maioli (manager storico di Liga) e Ferdinando Salzano, produttori dell'evento, grazie a un pubblico che e' venuto qui con un atteggiamento ''di cui siamo orgogliosi. Trattateli bene abbiamo detto alla sicurezza''.

Campovolo e' la conclusione di un anno speciale per Ligabue: 600 mila biglietti venduti nella tourne'e del 2010, 12 album tra i primi 100 posti in classifica, ''Arrivederci mostro'' che e' arrivato a 400 mila copie ed e' in classifica da 15 mesi. A tutto questo vanno aggiunti i 120 mila di stasera. Tra i tanti striscioni, spicca la scritta: ''Vasco panchinaro, Liga mediano''. Uno striscione che sembra un invito a una replica. Cosi', anche nel gran giorno di festa, Ligabue si trova a rispondere alle inevitabili domande su Vasco Rossi. ''I nostri fan espongono striscioni poco offensivi – dice – Sono convinto che sulla questione del ritiro, Vasco ci ripensera'. Quanto a me ho una dipendenza da palco, festeggero' il mio addio alle scene a Campovolo 15.6 e continuero' a suonare fino a che potro', anche se dovessi salire in scena con il pannolone''. Poi alla domanda se sarebbe disposto a pensare a un evento in comune dice: ''ho suonato per la prima volta in uno stadio 14 anni fa e sono 14 anni che mi fanno domande su questo confronto. Vasco e io siamo diversi, abbiamo vite diverse, intenzioni diverse, eta' anagrafiche diverse, carriere diverse, la sua e' piu' lunga di 15 anni, repertori diversi, un pubblico diverso. In un Paese normale questa gara non esisterebbe. Per me non e' un duello, l'unica gara che faccio e' con me stesso. Per questo mi e' dispiaciuto leggere quel commento sulla sua pagina di Facebook, che ci risulta sia stato scritto da lui, (la frase, poi cancellata, alludeva al fatto che Ligabue avrebbe dovuto mangiare ancora molta polenta prima di fare quattro esauriti a San Siro) vuol dire che lui questa storia la sente come una gara''.

E a proposito di questioni extra musicale, altrettanto inevitabile la domanda sull'Inter e lo scudetto 2006. ''Credo che Moratti sia rigido sulla questione perche' lo considera un risarcimento, non rispetto a quell'anno ma a un periodo''. Tornando alla musica, Ligabue stasera si esibira' con le tre band che lo hanno accompagnato nel corso della carriera: ''i Clandestino hanno un suono piu' europeo, la Banda e' piu' orientata verso un sound americano, Il Gruppo, la formazione attuale, e' piu' internazionale'' spiega. Dal concerto di stasera, tre ore di musica e 31 canzoni, saranno tratti un doppio cd, che uscira' in novembre, e un film in 3D che sara' nelle sale a Natale.

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Emiliano Condò