VIENNA – ”Niente di grave”: così fonti vicine al maestro Riccardo Muti hanno commentato il malore che ha colto il direttore durante le prove per un concerto con la Chicago Simphony Orchestra (Cso). Alla luce delle notizie diramate dall’ufficio stampa della Cso, e di contatti con la famiglia, le fonti hanno detto di ritenere che non si sia trattato di nulla di preoccupante.
Il maestro era stato ricoverato ieri, 3 febbraio, in ospedale a Chicago dopo che, durante le prove prima del concerto, era crollato dal podio semicosciente mentre dirigeva il terzo movimento della quinta sinfonia di Sciostakovic. Dall’orchestra è stato subito precisato che Muti non ha mai perso coscienza ed è stato subito assistito prima di essere ricoverato al Northwestern Memorial Hospital. In sala a seguire le prove anche il figlio Domenico. La moglie Cristina dovrebbe essere in partenza per Chicago.
A ottobre Muti (70 anni a luglio) aveva assunto la direzione della prestigiosa compagine americana ed era stato festeggiato dall’intera città con eccezionale entusiasmo. A causa di problemi allo stomaco aveva però interrotto poco dopo il soggiorno ed era rientrato a Milano per controlli al San Raffaele. Dopo un check-up completo, i medici avevano attestato che era in perfetta salute ma sovraffaticato, e gli ordinavano riposo assoluto. Ordine che il maestro ha rispettato: la sua prima fatica dopo il riposo è stato Il Moise et Pharaon all’Opera a Roma a novembre.
Solo pochi giorni fa, Muti aveva diretto due concerti con l’ Orchestra del Bayerischer Rundfunk a Monaco ed era in gran forma. Dopo i concerti il 27 e 28 gennaio, era rientrato a casa a Ravenna e poi, due giorni dopo, lunedì 31, era ripartito per Chicago. Nella metropoli Usa arrivava la sera stessa, accolto dal ‘blizzard’ del secolo con tempesta di neve e temperature fino a meno 20. Quindi due giorni di prove serrate, incluso il giorno del concerto, ieri, quando è stato male. Quanto basta – stress, jet lag e freddo – dicono le fonti, per scatenare il malore.
Secondo i media americani, che citano la presidente della Cso Deborah Rutter, le sue condizioni sono stabili, parla e ha anche chiesto che gli sia portata la partitura. Muti spera di tornare sul podio ”il prima possibile”, è ”vivace e di buon umore”, ha detto la Rutter. Andrew Patner del Chicago Sun Times, che conosce bene il maestro, scrive che gli aveva parlato mercoledì al telefono e sembrava molto ”forte”. Gli aveva detto che i problemi di salute erano ”cosa passata” e che era tornato per restare: ”I’m not just visiting here in Chicago, I am back here”, assicurava. Muti gli aveva anche detto che la neve non lo preoccupava: ”Mi piace questo tempo”, ”tutto questo bianco ispira”. Un ”silenzio bianco attorno, qualcosa come in Dante”, diceva raccontando di una passeggiata nella neve col figlio.
Il concerto ieri sera è stato diretto al posto di Muti dal maestro Leonard Slatkin, mentre la pianista Mitsuko Uchida ha diretto e suonato il concerto numero 21 di Mozart al posto di quello di Schumann previsto con Muti. Stasera, domani e l’8 repliche. Le prossime tornate di concerti con Muti con la Chicago sono il 10-11-12-15 e 17-18-19. Quindi l’appuntamento a Roma (12-24 marzo) con il Nabucco per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
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