ROMA – Nina Zilli sarĂ al festival di Sanremo con la sua “Per sempre”. Una “ballatona strappamutande” che ricorda la Mina degli anni Sessanta. La cantautrice vivrĂ da big la sua seconda volta sul palco dell’Ariston, dove presenterĂ il brano estratto dal suo nuovo disco. Atmosfere e suoni vintage da vinile sono il suo obiettivo. Un duetto con Carmen Consoli, anche coautrice, nel nuovo disco. Sul palco di Sanremo invece duetterĂ² con Skye dei Morcheeba in “Never, never, never” di Tony Renis.
“E’ da super Studio Uno. Ho voluto andare a un Sanremo del 1966. Ci sono elementi classicissimi con macchinari finti, e un’aria molto vinilica. E’ proprio la ballatona strappamutande. Come testo, partiamo dall’utopia: c’è una parte iniziale di perfetto zerbinamento, poi si capisce che io ci ho creduto, ma lui è sempre il solito pirla»”, dice la Zilli della canzone che presenterĂ al festival della canzone.
Il suo album “L’amore è femmina” uscirĂ dopo il festival: “Ho deciso di non far uscire niente prima, come una volta, per evitare antipatici reimpaccamenti”. Nel disco anche Carmer Consoli, coautrice di uno dei brani: “Ho scritto tutte le canzoni . “Un’altra estate” ha come coautrice Carmen Consoli: le ho mandato una mia melodia piena di sillabe, lei mi ha aiutata nel testo: gliel’avevo mandata in inglese, me l’ha restituita in italiano”.
Nel programma di Radiodue “Stay Soul” la Zilli fa conoscere la sua musica: “Una selezione di tutti i generi della mia vita, da Slash a Otis Redding. Intanto raccontavo aneddoti. Sono stati tre mesi d’estate, incidevo il disco e facevo radio, a Milano. Tempo libero? Niente di speciale. La mia vita è sempre la stessa, non esco mai, vedo sempre gli stessi amici”. A chi la confronta con Amy Winehouse risponde: “Mia madre a vedermi così mi avrebbe tirato un sacco di schiaffi e mi avrebbe tirata fuori”.
Molte le donne a Sanremo, dove la Zilli canterĂ con Skye dei Morcheeba: “Tante, si. Ma io son contenta che ci sia Bersani, lo amo tantissimo. E anche i Marlene, amo: “Pelle” è una canzone stupenda”. Sugli abiti poi nessun dubbio. La stilista? “Vivienne Westwood. La indosso da un annetto, la sciura mi piace molto. La mia tesi era sulle culture giovanili, sul punk; e c’era lei, pure. Saranno vestiti sciccosissimi, con un tocco di follia e cofane in testa”, ha detto la Zilli.
