ROMA – Dopo il concerto con la Chicago Symphony Orchestra al teatro dell'Opera di Roma, il maestro Muti, arringando i giornalisti davanti al camerino, ha lanciato un pressante appello per la salvaguardia della cultura in Italia. ''Il nostro e' un patrimonio culturale ineguagliabile e va difeso''. Non ci sono altri Paesi al mondo con un tale patrimonio culturale, altre nazioni primeggiano, ''ma noi siamo i primi per la cultura''.
''Bisogna fare di piu' per la cultura'', ha ribadito il suo appello. Spiegando il perche' ha deciso, in onore del presidente Giorgio Napolitano presente in sala, di fare il bis con la Forza del Destino di Verdi, Muti ha spiegato che si tratta ''di una goccia del mare della nostra meravigliosa storia''.
Secondo Muti il Paese deve darsi davvero da fare, anche per le prossime generazioni, per salvaguardare la cultura, altrimenti, ha detto, ci ritroveremo ''in una situazione sociale gravissima''.
Malgrado i toni pessimistici, il maestro ha voluto dissipare l'impressione di non credere nell'Italia: ''sono certo che ce la fara'.
''Io non sono uno di quelli che vive all'estero e sputa sull'Italia, io vivo in Italia e sono orgoglioso di essere italiano''. Come se il concetto non fosse sufficientemente chiaro, Muti e' ricorso anche ad una inflessione dialettale: ''non sono di quelli che inzuppa il pane qui e poi ci sputa dentro''.
