Roma, ovazioni per Battiato anti-bunga bunga

ROMA – giacca abbandonata e ripresa durante il concerto, Franco Battiato ha entusiasmato stasera il pubblico all’ippodromo delle Capannelle di Roma, dove all’interno del festival ‘Rock in Roma’ ha aperto il suo nuovo tour, ‘Up patriots to arms!’, che lo portera’ nelle piu’ importanti citta’ italiane, fino a chiudere il 15 settembre a Torino. Particolarmente applaudita una canzone contro il ‘bunga bunga’, dedicata a Marco Travaglio, presente tra il pubblico.
Il cantautore siciliano, in splendida forma, di ottimo umore e pieno di energia, durante il concerto ha compiuto una straordinaria cavalcata in quasi 30 canzoni tra i suoi piu’ grandi successi da oltre 35 anni di musica, da ‘Gli uccelli’ a ‘La cura’, da ‘L’era del cinghiale bianco’ a ‘Povera patria’, piu’ un paio di cover tra cui ‘La canzone dei vecchi amanti’ di Brel, regalando a tratti sonorita’ piu’ rock, alternate a momenti piu’ struggenti, di eguale intensita’.
La scaletta si e’ aperta con il brano che dà il titolo al tour, ‘Up patriots to arms’, seguita da ‘Auto da Fé’ e ‘No time no space’. Battiato, contrariamente a quanto fatto negli ultimi tour, ha eseguito molti dei brani restando in piedi, e ha concesso anche qualche battuta, come quando, su richiesta di una spettatrice, e’ avanzato a bordo palco per farsi applaudire o ha chiesto a un’altra che gli urlava dalla tribuna ”sei bellissimo” che brano stesse per eseguire. Ha poi raccolto un cd che gli hanno tirato, scherzando sul titolo e ha indossato per qualche secondo una maschera fatta con una sua immagine da giovane, che gli e’ arrivata dalla platea.
Tra i momenti di dialogo con il pubblico c’e’ stata anche la dedica dell’invettiva ‘Inneres auge’ a Marco Travaglio, che era tra gli spettatori. E il pubblico ha aumentato il volume del canto e degli applausi su alcuni dei versi della canzone, quanto mai d’attualita’: ”Uno dice che male c’e’ a organizzare feste private/ con delle belle ragazze per allietare primari e servitori dello Stato?/ Non ci siamo capiti/ e perche’ mai dovremmo pagare anche gli extra a dei rincoglioniti?/ Che cosa possono le leggi dove regna soltanto il denaro?”.
Tanti gli applausi a scena aperta e un’ovazione ha accompagnato l’incipit di quasi ogni canzone. Il pubblico che ha riempito l’ippodromo delle Capannelle, composto da tutte le eta’, dai 20 ai 60 anni, ha spesso accompagnato Battiato nel cantare i suoi brani piu’ famosi, con il cantautore che rispondeva a tanto entusiasmo con grandi sorrisi.
Tra le canzoni che hanno esaltato la platea, ‘Gli uccelli’, ‘La cura’, fino alla parte finale trionfale, con brani come ‘La stagione dell’amore’, ‘L’era del cinghiale bianco’, ‘Vorrei vederti danzare’ e, tra le altre, ‘E ti vengo a cercare’, fino alla chiusura con ‘Centro di gravita’ permanente’. Ad accompagnare Battiato sul palco c’erano tra gli altri Carlo Guaitoli (piano); Angelo Privitera (tastiere e programmazione); gli archi de ‘Il nuovo quartetto italiano’; Davide Ferrario (chitarra); Lorenzo Poli (basso); Giordano Colombo (batteria).

Published by
Lorenzo Briotti