VERONA 28 MAG Guardano al cinqu – VERONA, 28 MAG – Guardano al cinquantennale e
metteranno in opera, nel 2012, un nuovo progetto musicale, forse
un nuovo lavoro, poi un blitz in Canada, per un doppio concerto
con l'orchestra sinfonica di Toronto. Nel frattempo i Pooh
partiranno con una nuova tournee di 16 date, la prima al Teatro
Romano di Verona il 23 giugno, l'ultima il 20 agosto al Teatro
Antico di Taormina (Messina).
I tre 'orsacchiotti' (''Con D'Orazio l'amicizia e' rimasta,
musicalmente e' stato sostituito bene'') hanno trovato nuova
linfa con l'innesto di tre giovani musicisti che li ha portati
ad una nuova avventura discografica, 'Dove comincia il sole',
''prendendo in mano – spiega Roby Facchinetti – una nuova
gestione, capitando in un momento sfortunato. Ma e' andata bene
e ci siamo salvati. Ci credevamo fermamente. Quella del
musicista e' l'unica cosa che sappiamo fare, perche' allora non
investire nel nostro mestiere?. Abbiamo speso un terzo in piu'
dell'investimento fatto per l'ultimo album del 2006 quando la
crisi era agli inizi. Questo fa capire quanto coraggio abbiamo
avuto''. E i risultati sono arrivati. Il premio ai Music Wind
Awards per le oltre 60 mila copie vendute li ha incoraggiati a
proseguire su questa strada. ''Solo se hai delle cose da dire ti
metti in gioco '' osserva Dodi Battaglia, il quale rileva che il
prossimo progetto ''sara' diverso da quello appena realizzato.
Prima faremo dei test. Vogliamo lavorare su cose mai fatte,
magari le stesse ma mescolando le carte.''Essere in sei e'
un'avventura nuova – sentenzia Roby – e' un viagra musicale in
piu'''.''Non registravamo lo stesso successo dal vivo – racconta
Red Canzian – dai Settanta. C'e una tivu' malata che da'
un'impressione sbagliata del nostro mestiere. Da' l'idea che si
diventa milionari. Non e' cosi'. Si deve considerare fortunato
colui che invece di fare un lavoro che non gli piace, prende lo
stesso stipendio suonando e non di intascare 20 mila euro per
una serata. In giro rimarranno solo quelli che hanno passione
per questo mestiere. Ai cosiddetti talenti manca la gavetta e se
l'artista non sfonda al primo colpo, per la casa discografica
deve andare a casa. un tempo si aspettavano i successivi Lp''.
Facchinetti ricorda che I Pooh , come tutti gli artisti della
loro loro epoca, hanno fatto la gavetta ''suonando nelle balere
per far vedere quello che sapevano fare – precisa Dodi – , poi
nelle piazze, nei palazzetti dello sport e infine negli stadi.
Abbiamo imparato il mestiere giorno per giorno e oggi siamo gli
stessi di ieri,con lo stesso spirito anche se ci sono alle
spalle oltre 3 mila concerti''.
Paure? ''Tante.Di sbagliare un album, della canzone non
giusta. Ogni volta era un'esame, anche quello di salire sul
palco e di non farcela''. ''La musica pop – sentenziano – e'
gia' stata consegnata alla storia, come la classica in
precedenza. I nostri riferimenti sono stati artisti come i
Beatles, Pink Floyd; l'ultimo – dice Roby – i Police. Adesso
siamo nipoti, cugini di quelle cose gia' fatte. Si va sempre a
ripescare nel grande repertorio pop. La differenza sta solo
nel'interpretazione, la partitura pero' e' quella. CI sono tanti
musicisti medio alti, ma l'eccezionalita' e' difficile''. Ogni
tanto ci sono buone cose – ammette Red -; il livello medio si e'
alzato, ma svettano in pochi''. .
