Riccardo Muti, da Verdi all'Africa

RAVENNA – Grande serata di musica, grande serata a sorpresa per la chiusura del Ravenna Festival. Davanti a 4 mila spettatori assiepati al Paladeandre', il maestro Riccardo Muti ha diretto ieri sera un'antologia delle pagine musicali piu' famose del Risorgimento italiano, da Bellini a Verdi. E l'opera lirica ha trovato un sorprendente complemento in una doppia parentesi africana, fatta di ritmi ed acrobazie da una parte, di cori giovanili dall'altra.

Prima dunque i venti acrobati del ''Koinonia Children Team'' un insieme di ballerini acrobati selezionati tra i bambini che vivono in stato di abbandono in Kenia. Poi i bambini della comunita' africana di Ravenna hanno intonato il ''Va' pensiero'' al termine del lungo concerto. La serata e' stata cosi' una sorta di overture di quello che succedera' sabato pomeriggio a Nairobi, capitale del Kenia, dove Muti e le sue due orchestre giovanili, la ''Luigi Cherubini'' e la ''Orchestra giovanile italiana'' suoneranno insieme a musicisti locali nel grande parco cittadino di Hururu.

Si trattera' di una nuova tappa della serie dei concerti delle ''Vie dell'amicizia'' concerti che da 15 anni Riccardo Muti presenta in conclusione del Festival di Ravenna in una sera e nella sera successiva ripete per il pubblico di una citta' lontana, una volta Sarajevo, una volta al Cairo e questa volta a Nairobi. Si tratta di viaggi musicali, di doni che Muti, i suoi musicisti e in senso lato l'Italia fanno a popoli amici, offrendo musica, cultura, comprensione.

Il programma musicale ha compreso due brani molto noti di Bellini, tratti da ''Norma'' e da ''I puritani''. Poi una selezione verdiana di grande impatto popolare, a cominciare da ''La donna e' mobile'' dal Rigoletto, per continuare con brani de ''Il Trovatore'', di ''La forza del destino'' e infine del ''Nabucodonosor'', l'opera che tutti conoscono per quel ''Va' pensiero'' che e' diventato quasi un secondo inno italiano.

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