«Emanuele Filiberto non vince assolutamente il festival di Sanremo. Se vince lui, io non canto più» . L’artista napoletano Nino D’angelo, in collegamento con Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro per il programma di Radio2 «Un giorno da pecora», ha protestato in diretta per la presenza di Emanuele Filiberto al festival di Sanremo. «Non c’azzecca niente a Sanremo – continua il cantante – basta essere principe per fare il cantante?».
Della propria partecipazione al Festival, D’Angelo ha aggiunto: «Canto in napoletano perchè quest’anno il regolamento lo consente, non so se mi sottotitoleranno, ma il senso della mia canzone si capisce subito dal titolo: “jammo jà ” significa “Forza! rimbocchiamoci le mani”».
Pupo non ha preso bene le parole di D’Angelo: «Mi auguro che il caro Nino stesse scherzando».
Pupo, in gara al Festival di Sanremo con Emanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici, replica con un mix di rionia e sarcasmo: «Sarebbe una perdita irreparabile per la musica se Nino non cantasse piu. Ho cercato di convincere Emanuele Filiberto a rinunciare a partecipare a Sanremo, per il bene dell’arte che D’angelo rappresenta. Non ci sono riuscito, purtroppo, perchè ha detto che lui onora sempre gli impegni presi».
«Vorrà dire – ha concluso Pupo – che, nel caso molto ipotetico di una nostra vittoria a Sanremo, lanceremo un appello dall’Ariston all’umanità intera perchè faccia pressione perchè l’impareggiabile Nino non ci faccia mancare la sua voce. Se invece vincesse Nino D’Angelo prometto di baciare in bocca il principe e lo farò tornare rospo».